Chi era e come è morto Ulay? L’artista famoso per le sue performance
Wiki, bio, curiosità e opere del performer che raggiunse il successo in coppia con Marina Abramovich
Ulay è stato uno dei primi perfomer. Divenuto famoso grazie al gemellaggio artistico con Marina Abramovich si è spento il 2 marzo del 2020.
Scopriamo chi era questo eccentrico artista che ha sempre messo in discussione sé stesso e la realtà circostante.
Chi era Ulay?
Ulay, pseudonimo di Frank Uwe Laysiepen, è l’artista che ha reso celebre la performance art negli anni settanta. Nato in Germania nel 1943 e figlio di un gerarca nazista resta orfano precocemente durante la seconda guerra mondiale e insieme ad altri suoi coetanei trascorre l’infanzia in un orfanotrofio.
L’esperienza bellica segna per sempre la vita di Ulay che nel 1970 rinnega il proprio paese e rinuncia alla nazionalità tedesca. Si trasferisce ad Amsterdam e inizia a studiare fotografia interessandosi all’uso artistico delle foto analogiche.
In questi anni approfondisce il rapporto tra identità e corpo documentando nei suoi lavori la vita dei transessuali e dei travestiti. Conosce Marina Abramovich nella capitale olandese nel 1976 il 30 novembre, data di nascita di entrambi gli artisti. Nasce così la loro famosa relazione d’amore e connubio professionale.
Insieme lavorano alla performance estrema di body art Relation Works, a AAA-AAA in cui gareggiano a chi urla di più per mostrare le tensioni profonde che attraversano le coppie, Relation Time in cui i due artisti restano per 16 ore seduti schiena contro schiena ed i capelli legati insieme e l’estrema performance Breathing in/Breathing out in cui Ulay e Marina per venti minuti condividono i loro respiri collegando le reciproche bocche.
In Nightsea Crossing Conjunction i due artisti restano immobili e seduti l’uno di fronte all’altro per sette ore mentre in Modus Vivendi rappresentano in una performance le tre posizioni che abitualmente assumono tutte le persone: sdraiati, in piedi e seduti.
Nel 1988 Marina Abramovich e Ulay si separano dopo 12 anni con la loro ultima performance The Lovers: The Great Wall Walk in cui percorrono la grande muraglia cinese partendo da punti opposti per incontrarsi al centro dopo 90 giorni di cammino. Inizia così una diatriba legale tra i due terminata nel 2016 con la condanna a Marina Abramovich per la violazione di un contratto che regolamentava i diritti d’autore sulle opere realizzate insieme.
Ulay inizia così a dedicarsi nuovamente alla fotografia e nel 2009 si trasferisce da Amsterdam a Lubiana. Nella capitale slovena lo stesso anno gli viene diagnosticato un cancro e l’artista decide di compiere un ultimo viaggio nei posti più importanti della sua vita. Da questo progetto nasce il documentario Project Cancer che segue Ulay da Lubiana a New York, passando per Amsterdam e Berlino.
Il 2 marzo del 2020 giunto all’età di 76 anni Ulay muore a Lubiana a causa di un linfoma generatosi col tumore diagnosticato nel 2009.