Chi è Matteo Costanzo? Intervista al concorrente di X-Factor
“La musica è la forma di comunicazione più potente che è stata donata all’essere umano.
Posso piangere con la musica di un ragazzo che sta dall’altra parte del mondo senza il bisogno delle parole. Nonostante ciò è costantemente maltratta insultata usata per scopi cosi bassi da farmi vergognare di essere musicista.
Ogni momento storico ha il suo modo di intendere la musica anche a seconda della cultura, una volta era un modo per avvicinarsi a dio. Ora è un sottofondo per i supermercati
Indice di come l’uomo sta perdendo ciò che lo rende tale.
Credo però che ci sono persone che hanno bisogno di “umanità” e soprattutto di forza . E spero di riuscire a trasmettere un pò di quella che la musica da a me anche agli altri.
Una curiosità su di me? Mi piacciono gli anime e andare in bici per Roma .”
Mi parla così della musica e dell’arte questo ragazzo che ama andare in bici per Roma. Lui è Matteo Costanzo. Lo abbiamo visto ed apprezzato come cantautore sul palco di X-Factor con il suo inedito “Nessuno mi sente”, ma Matteo lavora con la musica e per la musica già da un po’ , facendosi notare come produttore, compositore e cantautore. Con la sua band, ha accompagnato artisti noti nella scena musicale come Syria, Ghali e Briga.
Attivo anche nel mondo delle colonne sonore, Il venticinquenne Matteo, si è saputo far conosere con Fernando Alba, Emanuele Bossi e Paolo Buonvino interpretando brani come “Dust in the Wind” per la fiction “La Strada Dritta” su Rai 1, come “Cold and brigth” e “Higher than me” per la fiction RAI “Sotto copertura” e il brano “Wonderful” per la fiction RAI “L’isola di Pietro”.
Nel 2017 pubblica i brani “Hope”, “This is a goodbye” e “Trust me” ed è autore della colonna sonora della fiction televisiva su Real Time “Love Dilemma”. Molti dei suoi brani da produttore entrano nelle classifiche discografiche. Ma adesso Matteo sale sul palco. Semplice e lineare, come il suo profilo Instagram dal quale lo contatto. Poche foto, tutte parlano di musica, come lui. E questo è quello che mi ha detto.
Matteo: “Ciao Mariafrancesca innanzitutto ti ringrazio per avermi contattato, è la prima volta che vengo intervistato. Non credo che ci sia stato un momento preciso in cui io abbia scelto di andare a X-Factor, ricordo che Andrea Rapino (ora il mio attuale manager) mi consigliò di andare al provino e lo feci.
Sentivo di dover cambiare qualcosa nella mia vita. Le mie giornate erano piene di musica, ma sempre quella di altri, sentivo che stavo tralasciando me stesso, e tutto stava perdendo di senso. Tutti i sacrifici che ho fatto, lavorativi e no, erano per avere tempo e i soldi che bastavano per dare a me stesso l’opportunita di creare, ma il lavoro stava assorbendo tutte le mie energie,e la routine non aiutava.
Quando si è presentata l’opportunita di X-Factor ho sentito una finestra aprirsi dentro la mia piccola casa ,ho sentito allora che stava iniziando un nuovo viaggio e non potevo tirarmi indietro.”
Un nuovo viaggio , un nuovo Matteo che tutti i giudici hanno apprezzato e anche molti di noi ascoltatori.
MariaFrancesca: In cosa è differente il Matteo cantautore rispetto alla sua carriera? Quale Matteo, artisticamente, ti rispecchia di più?
Matteo:Quando fai il produttore sei come un sarto, l’artista arriva nudo e il tuo ruolo e cucirgli il miglior vestito su misura.
Quando invece sono io a creare qualcosa da zero, c’è un rapporto molto più intimo con la musica e con me stesso, mi sento molto più vicino a qualcosa di “alto” ,c’è un legame forte con le mie emozioni più istintive e inconsce, tutte le mie canzoni nascono da lampi fulminei e ogni volta è una scoperta.
MariaFrancesca: Cosa vorresti o ti piacerebbe ottenere dalla popolarità che può dare X-Factor?
Matteo: Spero innanzitutto di prenderla come un gioco e di non farmi influenzare troppo dal “mondo dell’immagine” e di tutto quello che ne consegue quando ti esponi cosi. Quello che vorrei ottenere è avere l’opportunità di far ascoltare i mei brani attraverso questa vetrina e far conoscere la mia personalità, sperando di riuscire a fare un bel tour il prossimo anno.
MariaFrancesca: Chi è il tuo cantante o gruppo preferito? A chi ti ispiri?
Matteo: Mi sono sempre diviso tra il rock e l’hip hop da quando avevo 11 anni.
Venivo ispirato a chi riusciva ad arrivare ad un vasto publico senza mettere da parte la ricerca musicale e la qualità. I miei idoli sono i Radiohead, Peter Gabriel,Sting, Rage Against the Machine, Linkin park, Pink floyd… sono troppi.
MariaFrancesca: Quali sono i tuoi futuri progetti musicali?
Matteo: Spero di poter fare un disco l’anno e di suonare dal vivo finchè mi reggono le gambe.
MariaFrancesca: Ad oggi, sei impegnato nella produzione del tuo primo disco da solista. Come lo definiresti con una sola parola e come, invece, definiresti la TUA musica?
Matteo: Penso che che la parola giusta per definire questo nuovo album è “sincero”.Ogni storia che si racconta nelle canzoni ha molte chiavi di lettura, ma sia le parole che la musica hanno sempre origine da eventi o emozioni fortemente vissute, non c’è stato nulla di “pensato”.
“Sul palco finchè mi reggono le gambe. Sincero”, dice Matteo. E sincero è quello che traspare di lui, quando mi risponde, quando guardo le sue foto con una chitarra in mano e quando canta. E forse questa è la prima cosa che ci colpisce della musica e di un artista, la sua passione, che è sincera e ci arriva dritta alle orecchie e all’anima.
Giovedì 18 Ottobre vedremo Matteo nuovamente cantare sul palco di X-Factor. Non ci resta che scoprire cosa ci dirà e cosa ci darà questo “nuovo” Matteo . In bocca al lupo!