Chi è Giulio Lolli? Biografia dell’imprenditore terrorista estradato dalla Libia
Giulio Lolli è l'imprenditore bolognese arrestato ed estradato in Italia con l'accusa di terrorismo. Ecco la sua interessante storia.
Giulio Lolli è l’imprenditore italiano finito a capo della milizia terroristica dal nome di Majlis Shura Thuwar Benghazi ma chi è veramente questo personaggio finito di colpo sulle cronache italiane?
Il nome di Giulio Lolli è divenuto di dominio pubblico da quando è arrivato in Italia a seguito dell’estradizione ottenuta dal nostro Paese nei confronti delle Libia. I Servizi Segreti italiani hanno organizzato il trasferimento in Italia del terrorista che era detenuto a Tripoli in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Roma per terrorismo internazionale e traffico di armi. Ancora molto c’è da chiarire sulla sua lunga latitanza tra Tunisia e Libia e sui meccanismi che hanno portato al suo arresto ma adesso andiamo a scoprire la lunga biografia di Giulio Lolli e le sue ”avventure imprenditoriali”.
Chi è Giulio Lolli?
In molti si stanno chiedendo chi sia in realtà Giulio Lolli: italiano convertito all’Islam e successivamente risucchiato nel mondo dell’estremismo oppure semplicemente un affarista molto intraprendente che ha fiutato l’opportunità di guadagno che il traffico di armi da in Paesi come la Libia? Alla base delle attività criminali di Lolli c’è senza ombra di dubbio la sua passione e le sue competenze in ambito marittimo. L’inchiesta che ha portato all’arresto e all’estradizione di ieri era nata da un controllo in mare effettuato da navi dell’Operazione Sophia che avevano trovato a bordo di una nave armi da guerra anche molto pericolose. Le indagini avevano accertato che quella barca era stata attraccata al porto di Rimini per molto tempo, successivamente aveva cambiato nome in ”El Mukhtar” ma comunque restava riconducibile a Giulio Lolli che adesso è accusato insieme ad altre tre persone di aver messo mezzi e competenze a disposizione della causa jihadista in Libia.
L’indagine per truffa
Le accuse che hanno portato a quest’ultimo arresto non sono però le uniche di cui Giulio Lolli dovrà rispondere davanti alla Magistratura italiana: infatti, Lolli era già latitante per una vecchia questione di truffa legata alla vendita di auto e soprattutto barche di lusso. In sostanza Lolli, attraverso la Rimini Yacht, vendeva a più persone la stessa imbarcazione in modo tale da accedere a prestiti finanziari che poi puntualmente non venivano pagati. I prestiti venivano accordati mediante documenti falsi ma non sembra che le persone a cui venivano affidati questi beni fossero consapevoli della truffa messa in atto da Lolli e i suoi complici. Tra i truffati eccellenti di Lolli c’è anche l’imprenditore Flavio Carboni al quale aveva dato in uso una lussuosa Aston Martin e al quale voleva vendere l’imbarcazione con cui alla fine è fuggito via nel 2010 alla volta della Tunisia.
La fuga in Tunisia di Lolli
Come detto, a un certo punto Lolli è costretto a scappare dall’Italia e si rifugia nella Tunisia dell’allora dittatore Ben Alì il quale offre tutta la protezione del caso all’arrembante imprenditore emiliano romagnolo che intanto crea a Tunisi una società di import export. Nel momento in cui le proteste legate alla Primavera araba iniziano a minare il potere del suo protettore, Lolli decide di cambiare aria e, dopo un rischioso scalo per Malta in cui rischia la cattura, approda a Tripoli dove però viene fatto arrestare dalle forze dell’allora dittatore libico Gheddafi.
L’entrata nelle milizie islamiche
Anche in Libia arriva la rivoluzione e Lolli viene scarcerato dai ribelli ai quali si avvicina. Non impiega molto a intessere rapporti molto stretto con il mondo dell’estremismo islamico e, come anticipato, a un certo punto diviene leader di Majlis Shura Thuwar Benghazi, una formazione terroristica legata al ben più grande gruppo di Ansar Al Sharia per il quale, stando alle accuse mosse dalla giustizia italiana, sarebbe divenuto molto velocemente uno strumento fondamentale per il rifornimento continuo di armi via mare.