Se lungo le strade di Barcellona migliaia di manifestanti festeggiano per la Dichiarazione d’Indipendenza catalana, la borsa spagnola sta vivendo momenti critici. I titoli di IBEX 35, indice della borsa di Madrid, sono in calo costante da questa mattina. Subito dopo che il Parlamento ha votato la risoluzione i titoli sono totalmente crollati arrivando a registrare una variazione del 2%.
Ad andare male specialmente le banche: Banco Sabadell avrebbe perso il 6% del valore dei suoi titoli subito dopo la dichiarazione. Il banco catalano è pienamente coinvolto nel processo politico, tanto da dover spostare la sua sede legale ad Alicante dopo i disordini del Primo Ottobre. A perdere anche Caixa Bank (-4%), BBVA (-3,5%) e Santander (-3%).
Questa sarebbe già la seconda giornata di “disordini finanziari” dopo i rumors che ieri vedevano Puigdemont dimissionario, notizia smentita dal diretto interessato. La finanza spagnola vive ormai momenti di criticità da più di un mese, alcuni analisti internazionali hanno già segnalato che la crisi politica che perdura avrà ricaduta negativa sul valore dello spread.
Catalogna: Rajoy convoca una riunione d’emergenza
Il Premier spagnolo Rajoy, come di consuetudine, ha convocato un consiglio dei ministri straordinario per affrontare i problemi politici ma anche economici della vicenda. Non era infatti attesa la DUI (ovvero la Dichiarazione Unilaterale d’Indipendenza) già per oggi. La crisi sembrava già quasi superata con la volontà di arrivare ad elezioni anticipate, ma ciò non è stato possibile.
Pido tranquilidad a todos los españoles. El Estado de Derecho restaurará la legalidad en Cataluña. MR
— Mariano Rajoy Brey (@marianorajoy) October 27, 2017
Ora è certa l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione, lo si intuisce dalle parole via Twitter del presidente. Nel rassicurare i cittadini e gli unionisti catalani ha scritto che sarà presto ristabilita la legalità costituzionale. Rajoy avrà da rassicurare anche le forze politiche, al momento scettiche verso l’operato del primo ministro. È da valutare anche la situazione politica catalana però: al momento del fatidico voto indipendentista le opposizioni hanno lasciato l’aula.
