Emanuela Orlandi, Dossier in Vaticano? Il nuovo documento
Torna a far discutere, uno dei casi oscuri avvenuti all’interno delle mura vaticane, stiamo parlando del caso di Emanuela Orlandi. Oggi, nuove presunte rivelazioni continuano a gettare ombre su quanto avvenuto allora, questo a seguito della pubblicazione del libro del giornalista Emiliano Fittipaldi. Secondo quest’ultimo infatti esisterebbe un documento riguardante delle spese sostenute per il mantenimento della giovane, non all’interno del vaticano ma in altri paesi esteri. Tale resoconto si aggirerebbe attorno ai 483 milioni di lire, corrispondenti a circa 250 mila euro.
1983: l’anno della scomparsa e le indagini
Era il 22 giugno del 1983, quando uscendo dalla lezione di musica, la giovane Emanuela scomparì nel nulla. Da quel momento, della giovane non si seppe più niente infatti ‘ultimo contatto con la famiglia fu proprio prima della lezione di musica, durante una telefonata nella quale, la ragazza aveva avvisato la famiglia comunicando che aveva ricevuto una proposta di lavoro. Dopo di ciò, cominciarono le ricerche e le indagini, le quali ancora oggi non si sono fermate anzi, il fascicolo riguardante il caso è ancora aperto. Le piste seguite furono molteplici tanto da non fermarsi soltanto all’interno del territorio vaticano ma andando ad indagare anche all’estero. Una di queste piste, si intrecciò con l’attentato di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II. Proprio a seguito di tale evento, si venne a sapere che l’attentatore del Pontefice, Ali Agca (il lupo grigio) fosse a conoscenza di dove si trovasse la giovane. Tali dichiarazioni, furono confermate dallo stesso Agca anche dopo la sua scarcerazione. Successivamente, venne battuta anche la pista della Banda della Magliana, ma anche qui vi furono soltanto ombre.
Le ultime novità
Le ultime dichiarazioni, sostenute dal giornalista Emiliano Fittipaldi, fanno pensare a nuove tracce e informazioni per cercare una svolta nel caso Orlandi. Dal canto suo, la Santa Sede, ha dichiarato con una nota, che non vi è assolutamente niente di vero in quel presunto documento e che si tratta di una: “Documentazione falsa e ridicola”. Una cosa è certa, si aggiungono sempre nuovi pseudo indizi ma a quanto pare, il caso Orlandi, sembra dover rimanere avvolto nel mistero ancora una volta.