Cambiamenti climatici: convegno al Comune di Fisciano
I cambiamenti climatici sul nostro pianeta ci sono sempre stati, ma mai con la stessa velocità degli ultimi decenni. In questi anni, i fenomeni metereologici hanno avuto degli sviluppi senza precedenti. Quindi, geologi, meteorologi, chimici e agronomi, insieme per parlare de’ “L’importanza della meteorologia nelle attività antropiche”. Questo il titolo del convegno, organizzato dall’Ordine dei Geologi della Campania, in collaborazione con A.I.S.A.M. (Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia) e Hearth, che si svolgerà venerdì 8 giugno 2018 dalle ore 8.30 nell’aula consiliare G. Sessa a Fisciano (Salerno). Durante l’incontro si parlerà anche l’evoluzione accademica della meteorologia italiana che sta vivendo un momento di importante sviluppo.
“Tante iniziative, testimoniano un rinnovato interesse per la meteorologia e le sue applicazioni – ha dichiarato Dino Zardi, Presidente A.I.S.A.M e Professore Associato Atmospheric Physics Group, Università di Trento – è stata introdotta la certificazione professionale per i meteorologi e i tecnici meteorologi, è nato il Festivalmeteorologia, si è costituita l’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia (AISAM), che celebrerà a settembre il suo primo congresso nazionale a Bologna, in diverse Università stanno per essere attivati corsi di master o di laurea magistrale su tematiche meteorologiche, è in corso di attuazione l’Agenzia Nazionale per la Meteorologia e la Climatologia “ItaliaMeteo” introdotta dalla legge di bilancio 2018 e nel 2019 arriverà a Bologna il centro di calcolo del Centro Meteorologico Europeo di Reading (UK).”
Molti cambiamenti sono causati dalle attività della popolazione umana
“Studi recenti mostrano una connessione diretta fra cambiamento climatico e dissesto idrogeologico – ha affermato Domenico Sessa, Tesoriere dell’Ordine dei Geologi della Campania e organizzatore dell’evento – in particolare per i fenomeni nei quali la forzante meteorologia è concausa ed evidenziano come questa connessione sia fortemente dipendente dalle caratteristiche del territorio”.
“Durante il convegno di Fisciano – ha detto Egidio Grasso, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania – saranno approfonditi i molteplici aspetti della Meteorologia di cui spesso si parla senza avere le dovute informazioni. Oggi le previsioni meteo possono offrire utili informazioni per la gestione dei rischi geologici e, in modo particolare, il rischio alluvioni ed il rischio frane. Nel caso del dissesto idrogeologico le previsioni meteorologiche, associate alla definizione e gestione delle “soglie di allerta”, possono essere di grande aiuto per la mitigazione del rischio e la gestione in sicurezza dell’emergenza. Con un sistema di previsione e controllo di questo tipo, anche le pericolose conseguenze degli incendi delle pendici del Vesuvio potrebbero destare minori preoccupazioni”.
La meteorologia può fornire molte risposte
“Si stima che le perdite economiche complessive causate da eventi atmosferici e climatici estremi in Europa dal 1980 al 2016 hanno superato i 450 miliardi di euro di cui il 40% per inondazioni e il 25% per perturbazioni violente – dichiara Raffaele Salerno, Direttore Centro Epson Meteo e Vice Presidente A.I.S.A.M. – in un esempio concreto, la messa in sicurezza di una condotta per il trasporto di prodotti petroliferi a rischio rottura per effetto di forti piogge, corrisponde non solo ad un risparmio per l’ambiente e per le attività produttive, ma anche la possibilità di evitare alti costi di bonifica che si potrebbero aggirare attorno a qualche centinaio di migliaia di euro per poche centinaia di metri quadri di terreno inquinato”.
Quindi, mentre da un lato è necessario riuscire ad intervenire con opzioni innovative che integrano
la gestione delle risorse territoriali, dall’altro è importante “riconoscere la natura professionale dell’attività del Meteorologo – conclude il Colonnello Sergio Pisani, Segretario di A.I.S.A.M. – lo scopo è quello di esaminare la meteorologia attraverso le lenti del giurista per verificare le implicazioni che il suo sviluppo scientifico e tecnologico ha nella società, sollecitare risposte regolative e, infine, porre domande che fin qui hanno conosciuto riflessioni solo embrionali”.