Ormai è certo: al termine della stagione 2017/18 si ritirerà dal calcio giocato uno dei più forti portieri della storia del calcio italiano e mondiale, Gianluigi Buffon.
Si ritira nonostante, a trentanove anni, sia ancora perfettamente in grado di difendere la propria porta come se di anni ne avesse venti, come ha dimostrato nella sfida vinta 2-0 contro il Milan (doppietta di Gonzalo Higuain): un paio di parate decisive, tra cui spicca quella su Kalinic a fine primo tempo, che hanno portato l’inerzia dalla parte della Juventus.
Al termine della sfida, ai microfoni di Premium Sport, Gigi ha parlato proprio della sua decisione di smettere: “Devo rispettare le scelte della società ed i giovani che prenderanno il mio posto: è giusto che incomincino dalla panchina giocando ogni tanto, ma prima o poi bisogna lasciar loro spazio perché sono più freschi e probabilmente anche più forti di me”. Parole quasi commosse quelle del capitano della Juve, in squadra da ben diciassette stagioni, che recentemente è anche stato insignito del premio di miglior portiere della scorsa stagione di Serie A.
I numeri
Per il portierone, al suo ventiduesimo anno nella massima lega di calcio italiana, numeri davvero incredibili: 564 partite totali giocate, più altre 173 in nazionale maggiore; otto scudetti (più uno revocato), quattro Coppe Italia, sei Supercoppe Italiane; oltre a ciò, una coppa UEFA vinta con il Parma ed un campionato mondiale vinto nel 2006 a Berlino.
A livello individuale, Gigi ha raccolto un numero tale di premi da essere considerato uno dei migliori, se non il migliore in assoluto della storia nel suo ruolo: tra questi quattordici titoli di miglior portiere della serie A, due di miglior giocatore UEFA, tre inserimenti nel FIFPro World XI, due nella squadra dell’anno della Champions League ed uno dell’Europa League.
Insomma, numeri da vero campione, per un grandissimo portiere ed un grandissimo uomo, che ha scritto pagine importantissime per il calcio italiano e mondiale.
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