Tecnologia

Bot e canali Telegram: Cosa sono e a cosa servono

Ormai molti utenti considerano Telegram una valida alternativa a WhatsApp anche se con funzionalità diverse. Un punto molto importante però differenzia le due app di messaggistica istantanea: Telegram è infatti compatibile con i cosiddetti bot e con i canali. Cosa sono? I bot sono dei contatti automatici in grado di eseguire per noi numerose azioni semplicemente dall’interno della conversazione. Ad esempio, uno dei bot ufficiali di Telegram è StickersBot che permette, grazie al comando /newstickerpack, di creare una raccolta di sticker utilizzabili nelle conversazioni a partire da immagini a scelta dell’utente.

Tuttavia i bot per Telegram (ufficiali o meno) non si limitano soltanto agli sticker: è infatti possibile eseguire operazioni di natura completamente diversa ed è proprio grazie a questo che in molti utilizzano Telegram non solo per la sua funzionalità di messaggistica. I bot ricevono i nostri ordini da una vera e propria finestra di dialogo di una qualsiasi chat Telegram; essi possono essere aggiunti sia da mobile su piattaforme Android, iOS e Windows Phone oppure da Telegram Desktop: basta cliccare sull’apposito link in corrispondenza di ciascuno di essi ed il gioco è fatto, il bot sarà automaticamente inserito tra le nostre conversazioni e disponibile! Dopo la prima aggiunta, esso sarà disponibile anche sulla versione web di Telegram.

La lista dei comandi disponibili sarà (almeno in parte) mostrata nel momento in cui si accede alla conversazione; generalmente è richiamabile tramite il comando /help. I canali Telegram invece non sono altro che degli ambienti a cui ci si può iscrivere tramite appositi link web e partecipare a trasmissioni broadcast asimmetriche. In pratica l’amministratore del canale posta i messaggi, tutti gli altri possono solo leggerli o al limite rinviarli ad altri canali e contatti ma non possono scrivere nel canale. E’ sicuramente molto interessante questa nuova forma di espressività che, sulla falsariga di una newsletter, permette di comunicare informazioni direttamente agli iscritti, cioè a un manipolo più o meno grande di abbonati. Di seguito indichiamo qualche canale pubblico interessante da seguire.

Il primo, fra quelli in italiano, è stato fatto da Gianluca Neri alias Macchianera, e si chiama “Quarantadue. È un canale di informazione, anzi di “Risposte all’Internet, la Vita, l’Universo e Tutto Quanto”. Altro canale, di stile più “privato” è quello di Domitilla Ferrari intitolato “appunti, spunti, link vari” e parla di “cose che magari ti interessano, vai a sapere”.

Anche Digital Common Sense ha creato un canale interessante ed è anch’esso molto ricco. Il tema della discussione dei canali di Telegram è spesso autoreferenziale, ma era così anche nei primi blog quindici anni fa, e affronta temi sociologico-tecnologici. Anche nel mondo dell’informazione tecnologica ci sono interessanti canali Telegram: ad esempio Wired Italia e Macitynet.it oppure iSpazio. E poi se ne potrebbero elencare molti altri, alcuni artigianali e particolarmente intriganti, ma vi evito noiose liste.

Anche tariffando, il noto sito che suggerisce tariffe, informazioni, novità sui gestori telefonici e offerte nel web ha un canale Telegram. Oppure tanti altri canali che segnalano interessanti offerte commerciali di amazon, ebay, eccetera. Anche Orizzonte Scuola, il noto sito di riferimento del mondo della scuola, ha più di un canale Telegram, uno generico e tanti altri su temi di dettaglio del comparto scuola. Insomma un piccolo mondo da scoprire. Quindi non vi resta che cercare i canali e i bot telegram che fanno al caso vostro ed iscrivervi per avere sempre sotto mano le notizie che più vi interessano

Tag
Back to top button
Close
Close