Bando Assistenti Civici Volontari, paga e retribuzione delle guardie anti-COVID
Gli “assistenti civici” lavoreranno nelle spiagge e nei luoghi simbolici della movida durante la fase 2
La movida si sta rivelando la “bestia nera” della fase 2 in Italia a causa dell’elevato sovraffollamento delle persone, accertato negli ultimi giorni in diverse città italiane. Non sono mancate le polemiche per la difficoltosa gestione della situazione in cui è frequente la violazione delle norme di distanziamento sociale.
Per questo motivo il governo ha introdotto una novità per combattere questo fenomeno: l’assunzione di 60 mila volontari che vigileranno nelle zone più a rischio assembramenti di città e luoghi di vacanza e sostenere la parte più debole della popolazione nella Fase 2.
Questo “vigilante” ha un nome: “assistente civico“. Pertanto è stato indetto un bando della Protezione Civile per il reclutamento dei volontari. “I Comuni – spiega il ministro Boccia -, attraverso l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italia, ndr), potranno avvalersi del contributo degli ‘assistenti civici’ per far rispettare tutte le misure messe in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus, a partire dal distanziamento sociale. Dopo le migliaia di domande di medici, infermieri e operatori socio sanitari, arrivate alla Protezione civile nel momento di maggiore emergenza negli ospedali italiani, ora è il momento di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico”.
Chi sono gli assistenti civici
Gli “assistenti civici” sono volontari che monitoreranno la situazione nelle strade, nelle spiagge e nei luoghi della movida al fine di garantire il rispetto del distanziamento sociale. Inoltre si occuperanno di garantire l’assistenza alle categorie più fragili, come anziani e bambini. Nello specifico, non solo dovranno ad esempio regolare ad esempio l’accesso alle spiagge libere o davanti ai parchi ma, soprattutto forniranno sostegno consegnando spesa e pacchi di prima necessità.
Essi saranno ben riconoscibili dai cittadini poiché indosseranno una casacca o un fratino con dietro la scritta “assistente civico” e davanti il logo della Protezione civile nazionale, dell’Anci e del Comune in cui prestano il servizio.
Quando esce il bando?
Il nuovo bando per 60 mila assistenti civici sarà lanciato in settimana. Quanto al reclutamento dei volontari, poi, sarà coordinato dalla Protezione Civile che indicherà alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale.
Chi può candidarsi
Il bando è rivolto “a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali”. Possono partecipare alla selezione “tutti i soggetti maggiorenni e residenti o domiciliati in Italia”, per cui non è richiesto alcun titolo di studio. L’unico vincolo previsto per i partecipanti è che essi dovranno avere “dimora abituale” nel Comune dove intendono prestare servizio, in modo tale da garantire una maggiore conoscenza del territorio.
La retribuzione
Non è previsto alcun compenso per gli “assistenti civici” che, quindi presteranno il loro “supporto” a titolo gratuito sino ad un massimo di tre giorni a settimana, e per un limite di 16 ore settimanali, sulla base delle disposizioni fornite dal Comune nel quale lavorano. Gli “assistenti civici” saranno però assicurati dall’Inail in caso di infortunio o incidente sul lavoro e riceveranno una polizza assicurativa di responsabilità civile verso terzi in caso di eventi che lo richiedano. Saranno in servizio fino al 31 luglio, quando scadrà lo stato di emergenza dichiarato dal governo il 31 gennaio.
Il corso di formazione
Ai Comuni toccherà “pianificazione, organizzazione, formazione, coordinamento e monitoraggio delle attività svolte dagli assistenti civici”. Inoltre dovranno comunicare alla Protezione civile il numero dei volontari di cui hanno bisogno e, oltre a questo, attivare le necessarie assicurazioni (Inail e responsabilità civile verso terzi).
I Comuni, attraverso Anci, potranno avvalersi del contributo degli ‘assistenti civici’ per far rispettare tutte le misure messe in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus, a partire dal distanziamento sociale. Dopo le migliaia di domande di medici, infermieri e operatori socio sanitari, arrivate alla Protezione civile nel momento di maggiore emergenza negli ospedali italiani, ora è il momento di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico”.