Attentato Nuova Zelanda, il cordoglio di Papa Francesco
Ma come è possibile che ancora nel 2019 succedano cose del genere ? È questo uno dei tanti interrogativi che ci si pone di fronte a fatti del genere. Sono infatti 49 i morti e 39 i feriti che sono stati registrati nella strage avvenuta all’interno di due moschee a Christchurch in Nuova Zelanda, vittime di un 28enne australiano spinto da motivazioni anti-immigrati. Solidarietà e cordoglio sono arrivati da tutte le parti del mondo e da molti capi di stato ma anche da Papa Francesco.
Una strage “social”
Nell’era dei social network, anche i killer più efferati si affidano ad essi per mettere in mostra le loro cruente azioni. Il ventottenne infatti con sprezzo di tutto, ha filmato la sua azione in diretta su Facebook, fortunatamente però il video è stato immediatamente rimosso dalla autorità. Il ragazzo ha dichiarato di non far parte di alcuna organizzazione criminale e quindi di aver agito da solo animato proprio da questa crescita di “odio” nei confronti degli immigrati e dell’immigrazione in generale.
Il telegramma
Anche i vescovi neozelandesi si sono detti vicini ai familiari delle vittime, assicurando loro conforto e preghiere. Papa Francesco ha fatto sentire anche la sua voce con un telegramma inviato dal segretario di stato vaticano, il card. Pietro Parolin: “Sua Santità Papa Francesco è stato profondamente rattristato nell’apprendere della ferita e della perdita di vite umane causate dagli insensati atti di violenza in due moschee a Christchurch, e assicura a tutti i neozelandesi, e in particolare alla comunità musulmana, la sua sincera solidarietà nella scia di questi attacchi Consapevole degli sforzi del personale di sicurezza e di emergenza in questa difficile situazione, Sua Santità prega per la guarigione dei feriti, la consolazione di coloro che soffrono per la perdita dei loro cari e per tutti coloro che sono colpiti da questa tragedia. Commendando coloro che sono morti per l’amorevole misericordia di Dio Onnipotente, Papa Francesco invoca le benedizioni divine di conforto e forza sulla nazione”.