Attualità
Attentato Nizza: Perché sempre la Francia sotto attacco?
Una scia di sangue che dalla Rue Nicolas-Appert di Parigi arriva al Promenade des Anglais di Nizza.
Da Charlie Hebdo agli arrondissement di Parigi, fino all’attentato di due giorni fa a Nizza, la Francia è il paese europeo che più di tutti, negli ultimi diciotto mesi, ha subito le azioni terroristiche da parte dello Stato Islamico.
Nonostante un tale accanimento non possa avere nessun tipo di giustificazione, è legittimo chiedersi quali siano le cause che hanno portato il paese transalpino ad essere il centro nevralgico europeo delle più brutali manifestazioni del terrorismo islamico.
Innanzitutto è possibile osservare come quasi tutti i terroristi che hanno preso parte agli attentati, siano cittadini francesi di seconda o terza generazione d’immigrati.
Già in passato, il modello d’integrazione francese, ha vacillato di fronte alle manifestazioni di violenza scoppiate nelle banlieues, dando dimostrazione della sua inefficacia e facendo luce su una questione sociale molto complessa e frammentaria, in un paese tra i primi al mondo per la percentuale di immigrazione.
Nelle vite di molti ragazzi, figli e nipoti d’immigrati, questa marginalità sociale potrebbe aver lasciato un vuoto essenziale, che la propaganda jihadista ha prontamente riempito con i suoi terribili ideali, formando spietati e imprevedibili gruppi del terrore.
Un altro motivo che può aver scatenato tanta violenza è la strategia di politica estera francese, da sempre orientata a fiancheggiare apertamente gli Stati Uniti nelle guerre in Medio Oriente, in particolare contro la Siria. La crisi di Damasco e l’avanzamento dell’ISIS, hanno messo la Francia in una posizione difficile e drammatica, essendo ormai considerata nella jihad il principale nemico da combattere insieme agli Stati Uniti d’America. A testimoniare quest’odio, le numerose minacce al governo francese da parte dei vertici dello Stato Islamico che, in più di un’occasione, hanno invitato i fratelli musulmani residenti in Francia a “falciare gli infedeli” e “avvelenargli il cibo e l’acqua”.
Una strategia che forse è stata fatale anche per gli avvenimenti di Nizza. Infatti, è notizia di qualche giorno fa che Abu Omar al-Shishani, detto “il Ceceno”, numero due dell’ISIS e braccio destro del Califfo al-Baghdadi, sia rimasto ucciso durante un raid aereo USA a Mosul, in Iraq. Qualcuno, nell’attentato al Promenade des Anglais, ha visto una tragica vendetta del leader militare.
Un’escalation di terrore che, per il popolo francese, sembra davvero non aver fine.