Cronaca

Attentato Kabul Oggi: Morti 9 Giornalisti, ISIS Rivendica

Nel centro di Kabul in Afghanistan, questa mattina, due kamikaze si sono fatti esplodere, a distanza di 30 minuti l’uno dall’altro. Fonti di polizia parlano di almeno 29 morti e più di 40 feriti: fra le vittime ci sono almeno nove tra giornalisti, fotografi e cameramen e diversi soccorritori. 

La strage è stata rivendicata dall’Isis, con un comunicato rilanciato dalla sua agenzia di stampa Amaq in cui si legge: “Negli attacchi hanno perso la vita fra 90 e 100 persone”. 

Attentato a Kabul, la ricostruzione dei fatti

Da una prima ricostruzione è stato reso noto che hanno perso la vita il fotografo e corrispondente dell’ Agence France Presse (Afp) Shah Marai, e altri reporter che lavoravano per 1TvNews, Tolo Tv, Jahan Tv e Azadi Radio.

Attentato Kabul ISIS

Tutti si trovavano sul posto dove è avvenuta la prima esplosione, dietro l’ambasciata degli Stati Uniti e non lontano dal Dipartimento nazionale di sicurezza, nel quartiere di Shashdarak.

Attentato a Kabul, seconda esplosione per colpire cronisti

Secondo il portavoce della polizia la seconda deflagrazione, avvenuta a 30 minuti di distanza dalla prima, è stata causata da un kamikaze in motocicletta che si è fatto saltare in aria vicino al dipartimento della Direzione nazionale della sicurezza.

Tutti i media internazionali sono concordi nel sottolineare che la seconda esplosione mirava in particolare a uccidere i cronisti accorsi per coprire la prima.  La strage sarebbe stata studiata proprio per colpire corrispondenti e fotografi.

Anche il kamikaze si era finto un reporter. Tra le vittime ci sarebbero anche due poliziotti.

Gli Stati Uniti condannano con forza gli efferati attacchi di Kabul”, si legge in una nota rilasciata dall’ambasciata americana nella capitale afghana. “Esprimiamo il nostro cordoglio alle famiglie, agli amici e ai colleghi di tutte le vittime, tra cui ci sono anche alcuni coraggiosi giornalisti. Laddove i media sono in pericolo, sono minacciati tutti i diritti umani. Gli Usa ribadiscono inoltre l’impegno al fianco del popolo e del governo dell’Afghanistan nella battaglia contro il terrorismo.

Shai Marai, il cronista di France Press che ha perso la vita

Shah Marai era nato a Kabul, aveva appena 41 anni ed era il fotografo di Agence-France Presse.

Shai Marai Cronista Ucciso

Come ci spiega un collega del Post, Shah aveva lavorato prima come autista dell’AFP e poi, dal 1998 come fotografo, raccontando con i suoi scatti i numerosi attentati che negli anni hanno insanguinato l’Afghanistan.

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