Attentato in una chiesa in Burkina Faso, 6 morti tra cui il sacerdote: il dolore del Papa
Non c’è tregua per i cristiani di tutto il mondo. Dopo lo Sri Lanka, un altro attentato, questa volta in terra d’Africa è avvenuto in Burkina Faso durante una normale messa domenicale quando 20 terroristi jihadisti sono entrati ed hanno circondato la chiesa. Durante l’azione, i terroristi hanno ucciso cinque fedeli a caso, più il giovane sacerdote Don Simenon Yampa il quale era il vero obiettivo del commando jihadista. Dopo di ciò, i terroristi hanno dato la chiesa alle fiamme.
L’agghiacciante dinamica
A riportare le parole di mons. Théophile Nare, vescovo di Kaya, al microfono di Olivier Bonnell è proprio Vatican News, organo di stampa della Santa Sede: “Erano le 9 ieri mattina nella chiesa della parrocchia cattolica del Beato Isidore Bakania a Dablo, villaggio a 90 chilometri da Kaya, nel nord del Paese, nella provincia di Sanmatenga, e la Messa era appena iniziata, quando un commando di 20 jihadisti, arrivato a bordo di moto, ha circondato la chiesa”. Per quanto riguarda i morti caduti durante l’attentato, lo stesso mons. Nare in un comunicato rilanciato dall’Agenzia Fides fa così sapere: “Don Simeon Yampa era una persona umile, obbediente e pieno d’amore, amava i suoi parrocchiani, fino al sacrificio finale”. I funerali delle sei vittime dell’attacco terroristico si tengono oggi.
Il dolore di Papa Francesco
La notizia dell’attentato ha scosso Papa Francesco il quale mediante il direttore ad interim della sala stampa, Alessandro Gisotti ha così fatto sapere: “Il Santo Padre – si legge in un tweet – ha appreso con dolore la notizia dell’attacco alla chiesa a Dablo, in Burkina Faso. Prega per le vittime, per i loro familiari e per tutta la comunità cristiana del Paese”. Lo scorso 29 aprile un’altro attentato questa volta in una chiesa protestante dove con la dinamica quasi uguale, sono stati uccisi cinque fedeli più il pastore. Dal 2015 ad oggi, solo in Burkina Faso, i terroristi islamici hanno ucciso ben 350 fedeli.