Attentato a Barcellona, bombe nei piani originari dei terroristi
L’attentato di Barcellona prevedeva l’uso di bombe. Secondo le indagini della polizia si stava preparando un attentato di “maggiore entità”, che non è stato portato avanti solo per un caso fortuito. Ecco come i terroristi pianificavano l’attacco e cosa prevedeva il piano originario.
Attentato a Barcellona, bombe nei piani originari dei terroristi
L’attacco jihadista che ha seminato il panico giovedì pomeriggio nel centro di Barcellona e sul lungomare di Cambrils era in realtà cominciato diverse ore prima. Il gruppo terroristico responsabile degli attacchi, infatti, preparava già da diversi mesi un attentato di proporzioni ben più grandi, che prevedeva addirittura la costruzione di ordigni esplosivi. I loro piani, però, sono stati vanificati dall’esplosione fortuita di una bombola del gas in un’abitazione di Alcanar (Tarragona), che sarebbe servita ai terroristi come base per la preparazione degli attentati.
“L’esplosione ad Alcanar ha fatto in modo che gli attentatori non potessero contare sul materiale necessario per preparare un attentato di maggiore portata a Barcellona”, ha spiegato Josep Lluís Trapero, capo dei Mossos d’Esquadra (la polizia catalana, ndr) nelle prime ore del pomeriggio. “Probabilmente stavano cercando di realizzare un altro tipo di attentato”, ha aggiunto Trapero che ha sottolineato che della cellula terroristica facevano parte “persone giovani” che preparavano un attentato da almeno “qualche mese”.
L’incidente con la fuga di gas avrebbe quindi costretto la cellula a utilizzare mezzi fortuiti, agendo “in modo più rudimentale”. Sarebbe stato allora che i terroristi avrebbero optato per l’utilizzo del furgone, prima sulla Rambla, il cuore di Barcellona, e poi sul lungomare di Cambrils (Terragona), anch’esso molto frequentato dai turisti. Nel primo sono morte 13 persone e 88 sono rimaste ferite, mentre nel secondo i feriti sono stati 6.
Ad appena 24 ore dagli attacchi, la polizia ha già una linea di indagine ben definita. Trapero ha confermato che, per ora, 4 persone sono state arrestate e si continua a dare la caccia all’autista del furgone. Oltre a Driss Oukabir, arrestato subito dopo i fatti di Barcellona, e un secondo arresto ad Alcanar nella notte, los Mossos hanno fermato oggi a Ripoll altre due persone che sono state collegate alla stessa cellula. “Nessuno di loro ha antecedenti per reati di terrorismo” ha reso noto la polizia. Oltre agli arrestati, c’erano altri 5 terroristi, uccisi durante il secondo attacco a Cambrils.