Attacco a Londra, Isis rivendica l’attentato
L’Isis ha rivendicato l’attacco terroristico al Parlamento di Westminster a Londra avvenuto nella giornata di ieri, un anno dopo gli attentati di Bruxelles. Attraverso un’agenzia di stampa vicina al gruppo jihadista Amaq, lo Stato Islamico ha fatto sapere che l’attentatore era un “soldato del Califfato” rivendicando così l’attentato di ieri.
Già il Ministro della Difesa britannico Michel Fallon aveva attribuito, nel corso di un’intervista rilasciata alla BBC, la paternità dell’attacco a Westminster al terrorismo islamico e proprio in questi minuti è arrivata la notizia della rivendicazione da parte dell’Isis dell’attentato di Londra. L’uomo che ha attaccato il Parlamento a bordo di un Suv sarebbe infatti un soldato del Califfato noto agli 007. Secondo le prime ricostruzioni, l’attentatore è originario di Birmingham, città del West Midlands che viene definita come una delle capitali islamiche del Regno Unito.
Attacco Isis a Londra, May: “Non ci faremo intimorire”
Il bilancio dell’attentato svoltosi ieri a Londra e rivendicato oggi dall’Isis è di quattro morti, tra cui anche l’attentatore, otto invece sono le persone arrestate in quanto considerati possibili fiancheggiatori. Il Premier londinese Theresa May, nel suo intervento alla Camera, ha voluto rassicurare tutti scongiurando il pericolo di nuovi attentati: “Non c’è ragione di temere che ci saranno nuovi attacchi. Si è trattato di un attacco contro la libera gente, non ci faremo intimorire”.
Intanto questa mattina si è osservato, alle ore 10.33 italiane, un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’attacco terroristico, mentre l’Europa e il mondo intero si sono stretti attorno al Regno Unito lanciando su Twitter l’hashtag #PrayForLondon, come avvenuto in passato anche per gli attentati a Parigi e Bruxelles.