Assegno Mantenimento Figli 2017: Come Calcolare l’importo
Nel momento in cui una coppia decide di separarsi e firmano il divorzio, scatta l’assegno di mantenimento, ovvero l’importo che spetta ad uno dei due coniugi per mantenere i figli. Il mancato pagamento dell’importo porta a sanzioni e multe comprese tra i 103 ai 1.032 euro o la reclusione fino a un anno. Il calcolo dell’assegno è stilato per colmare le esigenze di diversi fattori, non solo i bisogni dei figli.
Come sappiamo, l’assegno di mantenimento spetta sia al padre che alla madre del bambino in misura proporzionale al reddito e patrimonio. E’ il giudice a stabilire a quanto ammonta e quando bisognerà erogarlo. Gli elementi primari da tenere in considerazione per il calcolo dell’assegno di mantenimento, sono:
- Tenore di vita del figlio prima della separazione o divorzio dei genitori;
- Esigenze del figlio;
- Il tempo trascorso con i rispettivi genitori;
- Situazione economica e reddituale dei genitori;
- Quantificazione del tempo di cura domestica e familiare da parte di ciascun genitore.
Per stilare la cifra che uno dei due genitori dovrà corrispondere all’altro coniuge, il giudice terrà in considerazione:
- Redditi e patrimonio (patrimonio mobiliare e immobiliare, ma anche spese di affitto di casa o mutuo);
- Bisogni del figlio (tenore della famiglia durante il matrimonio che, sulla base di quanto previsto dall’articolo 156 del Codice Civile, deve essere garantito anche dopo la separazione o il divorzio dei genitori).
- Casa coniugale, se al genitore al quale sono stati affidati i figli beneficia dell’assegnazione della casa coniugale, l’assegno di mantenimento dell’altro coniuge diminuisce.
Non esiste un metodo standard, perché non esistono situazioni di vita standard di tutte le coppie che arrivano al divorzio, ma è il giudice che decide come calcolare l’assegno.