Una latitanza durata 15 anni quella del boss Antonio Orlando, ritenuto il reggente del clan camorristico degli “Orlando-Nuvoletta-Polverino”. Ad effettuare l’arresto, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli.
L’uomo era inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia. Nei suoi confronti erano state disposte due ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione di tipo mafioso, emesse dal Gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha commentato: “Anche per lui la pacchia è finita. Grazie alle Forze dell’Ordine e agli investigatori: ci fanno cominciare bene la giornata e ci fanno essere ancora di più orgogliosi di loro”.
Antonio ”o mazzolino‘, come era soprannominato, organizzava traffici di droga con un canale privilegiato dal Marocco e riciclaggio di denaro sporco.
