Davide Vannoni accusato di esportazione all’estero. E’ accaduto durante la mattinata del 26 aprile quando il dottor Vannoni, conosciuto come “mister Stamina”, è stato arrestato con l’accusa d’aver praticato all’estero la pratica del metodo Stamina.
Le pratiche Stamina in Georgia dallo scorso luglio
Era lo scorso luglio quando si diffuse la notizia che alcuni pazienti italiani si fossero recati in Georgia per utilizzare le infusioni di staminali. La cooperativa Stamina, creata da alcune famiglie, vedeva Davide Vannoni, ideatore del metodo Stamina, avere solo il ruolo di supervisore. Così, nell’ex Unione Sovietica, Vannoni era riuscito a richiamare a sé circa 750 pazienti. Questo poiché in Italia era giunto lo stop del mercato staminale sia dalle autorità giudiziarie che da quelle sanitarie. A fortificare lo stop anche il “no” di molteplici comitati scientifici. Dopodiché, a seguito delle pratiche in Georgia, in luglio ci furono anche le preoccupazioni di magistrati ed ex Pm che seguirono il caso di Vannoni anche nel corso degli ultimi anni.
Metodo Stamina: stop anche in Georgia
Sebbene Vannoni fu al centro di accuse fin dal 2015, lo scorso gennaio fu tuttavia prosciolto per prescrizione dall’accusa di tentata truffa alla Regione. Solo qualche settimana fa, la procura di Torino, aveva cominciato ad ipotizzare sia per Davide Vannoni che per la sua assistente Erica Molino, che patteggiò per 19 mesi di carcere, l’associazione a delinquere. In più, la traslazione del metodo Stamina fin in Georgia ha persuaso anche il pm Vincenzo Pacileo e i carabinieri del Nas di Torino ad aprire un’inchiesta. Così, durante la mattinata, i carabinieri sono giunti alla villa di Torino del medico, presentandogli un ordine d’arresto.
Ad oggi, dopo quasi 9 mesi dallo stop italiano della pratica, anche nella capitale georgiana si è a riusciti a fermare la terapia che ha portato intere famiglie a recarsi presso il “Mardaleishvili Medical Centre” di Tbilisi pur di seguire il metodo Stamina.
