Stanno per arrivare delle notevoli novità per gli automobilisti milanesi che dovranno fare i conti con l’introduzione a breve della cosiddetta ”Area B”, una vasta zona a traffico limitato che il Comune ha voluto introdurre per provare a ovviare agli atavici problemi di inquinamento della città e spingere gli automobilisti più ”rétro” a passare a una macchina più moderna e un po’ meno inquinante. Nell’immagine in evidenza di quest’articolo è rappresentata la vasta area che l’Area B ricoprirà.
Area B: come funziona?
Ci saranno ben 76 varchi di accesso (16 già pronti) con tanto di telecamere per sanzionare i trasgressori. Il blocco dell’area partirà dal 21 gennaio 2019 e per il primo anno il Comune mette a disposizione 50 ingressi liberi per tutti gli automobilisti, mentre dal secondo anno gli ingressi liberi scenderanno a 25 e saranno riservati a residenti e aziende che operano sul territorio. I varchi saranno attivi dal lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 19:30. L’Area B includerà al suo interno anche l’Area C che, invece, ricoprirà il centro storico del capoluogo milanese.
Quali auto possono passare?
Le automobili a cui sarà vietato l’accesso all’Area B durante il periodo di attività dei varchi sono le seguenti: diesel euro 0,1,2 e 3 e benzina euro 0. Non ci saranno deroghe per taxi, mezzi pubblici e auto noleggiate con conducente. Il piano è quello di abolire del tutto i diesel. L’Amministrazione comunale ha proposto anche ai comuni dell’hinterland milanese di mettere in atto misure simili, ma, in realtà, la polemica politica non si è fatta attendere nel capoluogo lombardo dove le opposizioni parlano di limitazioni della libertà di spostamento dei cittadini, mentre, ci sono frange della maggioranza che avrebbero voluto un intervento ancora più duro di quello messo in atto con l’Area B e l’Area C. Non resta che attende il 21 gennaio per iniziare a capire costi e benefici per la città di Milano di questa iniziativa che, purtroppo ne siamo sicuri, almeno all’inizio, farà non poco arrabbiare i cittadini.
