Politica
Approvata Legge di Bilancio 2020: quali sono le novità
La manovra di bilancio 2020 è stata approvata in via definitiva con 312 sì e 153 voti contrari e vale complessivamente quasi 32 miliardi
È stata ufficialmente approvata la nuova manovra di bilancio 2020 dopo una notte trascorsa tra dibattiti, liti e bagarre. La legge è stata accolta in via definitiva con 312 sì e 153 voti contrari e vale complessivamente quasi 32 miliardi.
Le principali novità
Ecco quali sono le principali misure previste dalla manovra:
- Plastica, zucchero e auto: ll plastic tax entrerà in vigore da luglio e prevede un’imposta di 45 centesimi al chilo per i prodotti monouso (si parte da 1 euro, successivamente ridotto a 50 centesimi). Invece la sugar tax partirà da ottobre al costo di 10 centesimi al litro. Azzerata la stretta sulle auto aziendali, al via a luglio coi nuovi contratti.
- Azzeramento clausole 2020, aumento costo benzina dal 2021: sono state cancellate per il 2020 e solo in parte per il 2021 le “clausole di salvaguardia”, ossia gli aumenti delle aliquote Iva e delle accise per un valore complessivo di circa 23 miliardi di euro. C’è un però: infatti dal 2021 aumenteranno le clausole di salvaguardia sulle accise, comportando quindi un incremento sul costo della benzina.
- Green New Deal: scopo della sua realizzazione è ridurre tempestivamente le emissioni di gas serra, e velocizzare la transizione a un’economia più sostenibile per l’ambiente. Ciò sarà possibile grazie all’istituzione di un Fondo con una dotazione complessiva di 4,24 miliardi di euro per gli anni 2020-2023. Sono previste oltremodo risorse per le reti ciclabili urbane con l’istituzione di un fondo ad hoc di 150 milioni nel triennio 2022-2024 per coprire il 50% delle spese.
- Fondo disabilità e non autosufficienza: verrà istituito il Fondo a carattere strutturale la cui dotazione ammonterà inizialmente a 39 milioni di euro per il 2020, a 200 milioni di euro per il 2021 e 300 annui dal 2022. Obiettivo è attuare interventi in sostegno della disabilità e finalizzati al riordino e alla sistemazione delle politiche di sostegno in materia.
- Web Tax: scatterà dal primo gennaio 2020 e investirà soprattutt i colossi del web. Ma in cosa consiste precisamente? Si tratta di un prelievo del 3% sui ricavi di società di servizi digitali i cui introiti complessivi siano superiori ai 750 milioni di euro e i cui ricavi derivanti da prestazioni di servizi digitali non siano inferiori a 5,5 milioni di euro.
- Bonus famiglia: comprende tre bonus: nido, bebè e allattamento. Quest’ultimo riguarda un contributo da 400 euro per l’allattamento per le mamme che, per alcune patologie, non possono allattare al seno. Tali misure confluiranno nel 2021 nel cosiddetto Fondo assegno universale per la famiglia con una dotazione di oltre un miliardo di euro per il 2021 e più di 1,2 miliardi di euro annui a decorrere dal 2022. Obiettivo dichiarato è il sostegno nonché la valorizzazione della famiglia e il ripristino delle varie politiche della famiglia in un unico assegno. In più, è stato confermato il bonus cultura da 300 euro per i diciottenni. Quanto ai neopapà, invece, il congedo obbligatorio viene ampliato a 7 giorni.
- Bonus Casa e Unificazione Imu-Tasi: sono stati confermati l’ecobonus del 50 e del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, le detrazioni del 50% per le ristrutturazioni edilizie con tetto di 96.000 per immobile, il bonus del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici efficienti con un limite di spesa pari a 10.000 euro. In più, nasce il “bonus facciate”, il quale concede una detrazione del 90% per le spese sostenute nel 2020 per gli interventi, comprendenti anche quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici. Inoltre, si riduce dal 15 al 10% Si riduce dal 15 al 10 la misura dell’aliquota della cedolare secca sulle locazioni abitative a canone concordato, nei comuni ad alta densità abitativa. Infine vengono unificate l’Imu e la Tasi con una aliquota di base fissata allo 0,86% che può essere manovrata dai comuni a determinate condizioni.