Pagamenti Apple Pay: come funziona?
Nel 2016 l’acquisto di prodotti e servizi attraverso il cellulare, sia utilizzando applicazioni e siti mobili sia con lo smartphone in modalità di pagamento di prossimità (sfruttando la tecnologi NFC, i QR code e la geolocalizzazione) ha raggiunto quota 3,9 miliardi di euro. Questo consente di capire quanto il Mobile Payment stia crescendo e catturando l’attenzione per la sua semplicità e immediatezza. E anche perché è molto più facile dimenticare a casa il portafoglio piuttosto che l’iPhone!
Nel 2016 e-commerce e Mobile Payment hanno dimostrato di essere il motore in grado di avvicinare le persone ai pagamenti elettronici in sostituzione del contante. Secondo quanto riportato dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, tale crescita proseguirà nei prossimi anni (raggiungendo nel 2019 i 100 miliardi di euro, pari al 44% del totale dei pagamenti digitali) e andrà a sostituire gli strumenti più inefficienti come il denaro fisico. Per molti una delle preoccupazioni principali nell’utilizzare lo smartphone come strumento di pagamento è rappresentato dalla scarsa sicurezza. Per fortuna, da questo punto di vista, i produttori stanno sviluppando soluzioni che garantiscano la tranquillità di dare l’assenso solo alle transazioni desiderate.
Per questo spopola l’autenticazione tramite impronta digitale. Semplice e veloce e garanzia di assoluta sicurezza, vista l’unicità delle trame dei polpastrelli di ognuno di noi. In alternativa, molti team di sviluppo sono al lavoro su sistemi di riconoscimento dell’iride o facciale. Questo perché la stragrande maggioranza delle persone si lamenta delle password, in particolare della difficoltà di ricordarle, inserirle e cambiarle. Il desiderio comune è quello di liberarsene a favore di procedure di autenticazione più semplici.
Cos’è Apple Pay e come funziona
Apple Pay è ormai realtà in Italia, anche se limitato a pochi istituti di credito (Unicredit e Banca Mediolanum per esempio). In sostanza, quello che potrete fare è associare all’iPhone le carte di credito Visa e Mastercard e i circuiti bancari UniCredit, Carrefour Banca, Banca Mediolanum e Boon. Per ora i membri della partnership sono questi, ma non è escluso che ne subentreranno di nuovi più avanti. Il servizio funziona nei negozi fisici. In che modo? Niente di più semplice. È sufficiente avvicinare il telefono al terminale come fosse una carta contactless. In questo modo si darà l’ok al pagamento.
Per evitare errori o esborsi non desiderati, è necessario che lo smartphone riconosca il proprietario, attraverso l’attivazione del touch ID. II servizio di pagamento rapido di Apple è il primo a sbarcare nel nostro Paese. E molto probabilmente Samsung Pay e Android Pay seguiranno a ruota. È prematuro, adesso, decretare vincitori e vinti. Ma è molto interessante capire quale sarà la risposta delle banche. Per questo dobbiamo attenderci (e sta già succedendo) una risposta forte in ambito Mobile Wallet da parte degli istituti di credito. Personalmente non vedo l’ora che la mia banca aderisca al servizio per renderlo disponibile e fruibile ai clienti.