Tecnologia

App di messaggistica e social alternative a Facebook

Facebook oggi non è più soltanto una famosa società che sfrutta Internet, perché ormai è cresciuta talmente tanto da comprendere Internet stessa. In questo momento la piattaforma informatica, insieme alle varie aziende che controlla attualmente, ha una diretta influenza su quasi la metà di tutto il traffico Internet del mondo, grazie principalmente al suo servizio di base che soddisfa oltre 2 miliardi di utenti.

Sebbene Facebook fornisca alle persone un modo agevole e conveniente per rimanere in contatto con i loro familiari, conoscenti e amici, gli utenti sono sempre più preoccupati delle spiacevoli implicazioni di una singola società che detiene i loro dati.

La grande diffusione e la vasta influenza della piattaforma informatica costituiscono da un lato la ragione per cui molte persone vogliono andarsene da Facebook e dall’altro ciò che rende effettivamente difficile abbandonare la piattaforma informatica.

Tuttavia, se si vuole provare a lasciare Facebook, esistono alcune alternative alla piattaforma informatica, cioè delle app di messaggistica e dei social network che focalizzano la loro attenzione sulla privacy.

Lo scandalo Facebook

I numerosi errori che la piattaforma informatica ha commesso riguardo alla gestione della privacy degli utenti sembrano infiniti. Mercoledì scorso Mike Schroepfer, Direttore del Dipartimento di Tecnologia di Facebook, ha promesso di proteggere meglio le informazioni private delle persone attraverso una serie di update. Intanto ha anche fatto una sorprendente dichiarazione, nascosta al settimo paragrafo del suo avviso, in cui svela che i dati della maggioranza degli utenti sono stati compromessi.

La funzione di ricerca e recupero degli account della piattaforma informatica, che permetteva alle persone di trovare i profili degli utenti semplicemente inserendo il loro numero di telefono o il loro indirizzo e-mail nella barra di ricerca di Facebook, è stata disattivata, ma in passato probabilmente è stata abusata dagli “attori malintenzionati” di cui ha parlato Mike Schroepfer nel suo comunicato.

Queste rivelazioni sono saltate fuori lo stesso giorno in cui la piattaforma informatica ha aggiornato le sue stime su quante persone sono state coinvolte nella vicenda di Cambridge Analytica, mostrando che non sono solamente 50 milioni, come parevano inizialmente, bensì addirittura 87 milioni, come risultano adesso.

Mentre Mark Zuckerberg, Amministratore Delegato di Facebook, si prepara a comparire davanti al Congresso statunitense mercoledì prossimo per affrontare le questioni relative alla cessione delle informazioni private degli utenti, tante persone attente alla privacy continuano il loro esodo dalla piattaforma informatica seguendo lo stupefacente fenomeno della fuga di massa da Facebook che è iniziato il mese scorso con la campagna #DeleteFacebook.

Per gli utenti che desiderano eliminare il loro account rimanendo comunque connessi non è facile scegliere un degno sostituto della piattaforma informatica, soprattutto se si considera che i servizi come WhatsApp o Instagram appartengono proprio a Facebook stessa.

Quindi quali sono le alternative fattibili?

 

App di messaggistica alternative

Telegram mette a disposizione delle persone una piattaforma informatica pressoché identica a WhatsApp, con cui condivide quasi le medesime funzioni. È stata la prima app di messaggistica a introdurre la crittografia e ha delle credenziali di autenticazione per la difesa della privacy simili a quelle di WhatsApp, sebbene sia stata criticata perché la sua chat non è completamente crittografata per impostazione predefinita.

Una seconda app di messaggistica, stavolta interamente incentrata sulla privacy, è Signal. Si tratta della piattaforma informatica che è stata consigliata nientemeno che dal noto informatore della NSA Edward Snowden per via della sua avanzata tecnologia di protezione. Infatti Signal è stata creata tenendo al centro della sua progettazione la privacy e la sicurezza. Il suo punto debole è che mancano alcune delle peculiari caratteristiche che rendono Telegram e WhatsApp così popolari.

Invece Threema è una via di mezzo tra lo sviluppo delle funzioni e il rafforzamento delle credenziali di autenticazione per la difesa della privacy. Non è necessario inserire il numero di telefono per accedere alla piattaforma informatica, dunque nemmeno dare il proprio numero di telefono a quelli con cui si vuole chattare. Il maggiore svantaggio di Threema è che è a pagamento.

 

Social network alternativi

Un social network privato può sembrare un ossimoro, ma diverse startup hanno tentato di ottenere proprio questo fornendo un servizio che non traccia o censura i suoi utenti e non condivide i loro dati con terze parti.

Alcuni aspiranti concorrenti di Facebook sono già comparsi e pure scomparsi, per esempio Togethera, che aveva la sua sede a Londra che si è chiusa nel 2016, e Stack, che è scomparsa silenziosamente durante gli ultimi due anni.

Una prospettiva più promettente è regalata da Vero, che mira a risolvere lo squilibrio che si è formato tra gli obiettivi delle piattaforme informatiche e gli interessi delle persone. Per evitare di deludere gli utenti monetizzando i suoi contenuti, Vero è priva di pubblicità e segue un modello di business basato sugli abbonamenti.

Minds è un social network molto attento alla privacy, che nel 2015 ha ricevuto il consenso di un membro del gruppo di hacktivisti Anonymous. La piattaforma informatica si pubblicizza come un social network e un portafoglio digitale che consente alle persone di guadagnare criptovaluta realizzando dei contenuti originali per il sito.

Altri social network che mirano a restituire agli utenti il dominio delle loro informazioni private sono Ello e Diaspora, seppure abbiano uno stile più somigliante a Pinterest che a Facebook.

Per alcune persone tagliare i legami con Facebook significherà anche tagliare i legami con i familiari, i conoscenti e gli amici che usano la piattaforma informatica e le sue varie consociate come metodo di comunicazione online. Per questi utenti degli strumenti come Facebook Container Extension di Firefox e Ghostery per diversi motori di ricerca limiteranno la capacità di Facebook di tracciare i loro dati su altri siti.

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