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AP Green Srl, la società che vuole l’Avellino non ha neanche un sito web

Crescono i dubbi e le perplessità sulla società di Serino, legata all'Ad Logistica di Battipaglia, che ha avanzato un'offerta per rilevare l'Us Avellino dalle mani della Sidigas

Un milione e centomila euro suddivisi in 23 rate per rilevare l’Us Avellino. Sarebbe bastata questa insolita dilazione dei pagamenti per chiudere la porta in faccia ai potenziali acquirenti.

Invece, secondo gran parte della stampa irpina, “la società di Serino fa sul serio” (riprendendo volutamente il titolone di una testata giornalistica online). Gli fa eco una nota emittente radiofonica che si limita ad intervistare l’avvocato che ha presentato la proposta economica, ma senza entrare nei dettagli. Completa l’opera un’emittente televisiva che decide di ospitare in studio, nel suo parterre del lunedì sera, lo stesso avvocato.

Eppure sarebbe bastato andare su Google, digitare il nome della società in questione (“Ap Green Srl“) per rendersi conto che siamo di fronte ad una realtà che non ha neanche un sito web. Nessuna presenza online, nessun riferimento al legame con l’Ad Logistica Srl di Battipaglia dell’imprenditore ordine di acquisto 19PR10N17 (che un sito invece ce l’ha, che secondo le indiscrezioni, sarebbe la capofila. Eppure l’Ap Green Srl si era già fatta avanti la scorsa estate, nel mese di luglio, cercando di intavolare una trattativa con Gianandrea De Cesare (che fallì sul nascere). Può una società che si professa attiva nel campo dell’ecologia e dello smaltimento rifiuti, non avere un sito web sul finire del 2019?

Chi è gianandrea de cesare

Ora, approfittando anche del momento delicato attraversato dal club biancoverde e dalle ultime vicende giudiziarie che hanno interessato la famiglia del presidente Mauriello, la società di Serino è tornata alla carica, formulando un’offerta di 1 milione e centomila euro, sia alla Sidigas che ai giudici che hanno disposto il blocco del 95% del pacchetto azionario.

Ma le modalità non convincono, con la storia della rateizzazione accolta con ilarità dai tifosi biancoverdi sul web. Così come non convincono i personaggi coinvolti in questa vicenda, tra parenti di ex direttori sportivi e figure tutt’altro che cristalline che facevano parte della vecchia gestione Taccone. Il coinvolgimento (talvolta diretto, altre volte mascherato) di esponenti della società che ha perso la serie B per una fidejussione rumena dovrebbe essere sufficiente per ringraziare, salutare e declinare la proposta.

Si ha l’impressione che, in questo tourbillon generale e con un ambiente sul piede di guerra, qualcuno voglia approfittarne per rimettere le mani sull’Us Avellino, magari capeggiando l’operazione da dietro le quinte. Riusciranno i tifosi irpini, almeno stavolta, a difendere la propria squadra del cuore dall’assalto dei soliti avvoltoi?

https://www.newsly.it/antonio-mauriello-arrestato-giudice-tributarista-padre-presidente-avellino-calcio/

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