Antonio Ligabue al Maschio Angioino: ultimi giorni di apertura
Ultimi giorni di apertura per la mostra “Antonio Ligabue”. Chiuderà domenica 18 febbraio l’esposizione ospitata nella Cappella Palatina del Castel Nuovo – Maschio Angioino che si è rivelata un evento di punta della stagione culturale. Un boom di ingressi in circa cinque mesi, infatti, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e Alessandro Nicosia, organizzatore della mostra e presidente di Cor, avevano già prorogato di un mese la data di chiusura dell’evento.
Grazie ai curatori Sandro Parmiggiani e Sergio Negri (e con la collaborazione della Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri), i visitatori hanno potuto osservare oltre ottanta opere, tra cui: cinquantadue oli, sette sculture in bronzo, una sezione dedicata alla produzione grafica con otto disegni e quattro incisioni e, una sezione introduttiva sulla sua incredibile vicenda umana, un excursus storico e critico sull’attualità dell’opera dell’artista, che rappresenta ancora oggi una delle vette più interessanti dell’arte del Novecento.
La mostra
L’esposizione, inaugurata lo scorso 10 ottobre, rivisita lo sviluppo cronologico e lo scavo dei motivi a cui l’autore si dedicò. Particolare l’attenzione rivolta agli animali: quelli esotici e feroci impegnati in una perenne contesa per la loro sopravvivenza, ma anche quelli vicini all’uomo nella vita domestica e nel lavoro dei campi. Ligabue, era un attento studioso e osservatore dell’anatomia degli animali, la rappresentava nelle posture tipiche delle fasi della caccia o del lavoro prendendo spunto dall’osservazione diretta e da varie fonti iconografiche come le figurine Liebig, “La vita degli animali” di Brehm e la frequentazione dei Musei Civici di Reggio Emilia. Il pittore, reinventa il semplice dato di partenza attraverso l’unione di visionarietà espressiva e elementi puramente decorativi. Lo vediamo nel modo in cui riporta le forme, nella scelta dei colori, nei mantelli degli animali, nella vegetazione, nelle carte da parati negli interni e nei tessuti delle giacche. Sullo sfondo di molti dei suoi paesaggi padani irrompono, raffigurazioni reali dei castelli e delle case della natia Svizzera, immagini di quelle radici che sempre conservava nella sua memoria. Per finire, gli autoritratti: simbolo di un’orgogliosa dichiarazione del suo valore di artista e della sua identità di persona. Ligabue, spesso dileggiato e irriso, visse come “straniero in terra straniera”, lo si legge nell’impietosa descrizione dei tratti del suo volto, segnati da sentimenti di solitudine e disagio esistenziale, e dal costante presagio dell’esito finale.
INFO
Orari
Dal lunedì al sabato 10:00 – 19:00
Domenica 10:00 – 14:00
La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietteria
Dal lunedì al sabato
Intero € 10,00 – ridotto € 8,00
Il biglietto comprende l’ingresso alla mostra “Antonio Ligabue” e al Museo Castel Nuovo – Maschio Angioino
Domenica
Intero € 8,00 – ridotto € 6,00
Il biglietto è per la sola visita alla mostra “Antonio Ligabue”