Anna Frank e insulti tifosi Lazio, Bassetti: Atto vergognoso
È avvenuto domenica sera durante la partita Lazio – Cagliari, l’atto antisemita nei confronti della giovane ebrea Anna Frank, morta il 12 marzo del 1945 in un campo di concentramento in Germania. Oggi a distanza di quasi due giorni, molte istituzioni si stanno mobilitando proprio per ripudiare tale vile atto e non è mancata la risposta della Chiesa Cattolica, per bocca del Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della (CEI).
La genesi
Domenica sera 22 Ottobre, Stadio Olimpico di Roma, la “curva nord” nonché regno dei laziali è squalificata per cori razzisti, allora al fine di permettere ai tifosi di seguire la loro squadra del cuore, è stato permesso a questi ultimi, di prendere posto all’interno della “curva sud”. Ora, quest’ultima è però la tradizionale curva dei romanisti, acerrimi nemici dei laziali i quali però senza tener conto delle proibizioni, questi ultimi, hanno pensato di tappezzare la curva romanista con scritte razziste ed antisemite. Proprio in quei momenti infatti, i tifosi laziali hanno affisso sui muri e sulle vetrate, diversi adesivi ritraenti il volto di Anna Frank con addosso una maglietta della AS Roma. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, l’insulto risulta mirato poiché entrambe le tifoserie leggono il termine ebreo come offesa.
La condanna della comunità ebraica e della chiesa
Ovviamente dopo di ciò non sono mancate le proteste della comunità ebraica, infatti la presidente della medesima comunità, Ruth Dureghello ha così denunciato su Twitter: “Questa non è una curva, questo non è calcio, questo non è sport. Fuori gli antisemiti dagli stadi”, condannando così quando avvenuto. Anche la Chiesa Cattolica ha fatto sentire la sua voce con il Cardinale Gualtiero Bassetti, attuale presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana). Lo ha fatto al termine di un incontro della FACI, avvenuto al Sacro Convento di Assisi, a raccogliere la testimonianza è stato il sito sanfrancesco.org, il quale così riporta: “Per una cosa del genere può scusare soltanto una leggerezza e un’ignoranza invincibile. E’ una cosa vergognosa che si arrivi a strumentalizzare anche la figura di una vittima innocente”, e ancora continua: “Se hanno letto il diario di Anna Frank, hanno coscienza e lo hanno messo nel contesto di quello che è stata la Shoah e quel periodo storico dovrebbero vergognarsi ancora di più”.