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Angelus Papa Francesco oggi 26 novembre: “Alla fine saremo giudicati sull’amore”

Alle ore 12:00 di oggi 26 novembre, il Santo Padre Francesco si è affacciato dalla finestra del palazzo apostolico per recitare l’Angelus con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro. Proprio oggi secondo il calendario liturgico è l’ultima domenica dell’anno e come da calendario ricorre la festività di Cristo Re dell’universo, ossia: pastore, giudice che mostra i criteri di appartenenza al Regno di Dio.

Il Cristo Pantocratore.

Il Giudizio Universale

Il Vangelo di oggi (Mt 21,31) spiega Papa Francesco: “Si tratta dell’introduzione solenne del racconto del giudizio universale. Dopo aver vissuto l’esistenza terrena in umiltà e povertà, Gesù si presenta ora nella gloria divina che gli appartiene, circondato dalle schiere angeliche”. Con queste parole il Pontefice vuol dare un’immagine “reale” di Cristo e pertanto l’umanità intera si trova convocata davanti a Lui ed Egli stesso: “esercita la sua autorità separando gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre”. Ed ancora il Santo padre continua a parlare della parabola del giudizio, presentando il Re che: “allontana da sé quelli che durante la loro vita non si sono preoccupati delle necessità dei fratelli”.

Accolti nell’eternità

Dio si immedesima nell’uomo per tal motivo Cristo rivela il criterio decisivo del suo giudizio ovvero l’amore verso il prossimo, ed è proprio sull’amore che l’uomo verrà giudicato alla fine dei tempi.

Su questa linea infatti Papa Francesco ha così concluso la sua breve catechesi di oggi: “Gesù verrà alla fine dei tempi per giudicare tutte le nazioni, ma viene a noi ogni giorno, in tanti modi, e ci chiede di accoglierlo. La Vergine Maria ci aiuti a incontrarlo e riceverlo nella sua Parola e nell’Eucaristia, e nello stesso tempo nei fratelli e nelle sorelle che soffrono la fame, la malattia, l’oppressione, l’ingiustizia. Possano i nostri cuori accoglierlo nell’oggi della nostra vita, perché siamo da Lui accolti nell’eternità del suo Regno di luce e di pace”.

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