“Allied-Un’ombra nascosta”: Recensione del film con Brad Pitt
Recensione del nuovo film di Robert Zemeckis con Brad Pitt e Marion Cotillard
Eccolo qua, il film più chiacchierato dell’anno, più che altro per via della relazione tra i due interpreti principali. Allied-Un’ombra nascosta è il nuovo film del regista premio Oscar Robert Zemeckis (Forrest Gump), che dopo The Walk tenta un film più serio e sofisticato, fortemente influenzato dal cinema americano classico, e in particolare Michael Curtiz. Il film è una spy story e indovina il giusto attacco narrativo con una sequenza degna del migliore James Bond, come a ribadire la natura stessa del film. Brad Pitt è Max Vatan una spia canadese operativa nel corso della seconda guerra mondiale.
La sua nuova missione avrà come location Casablanca e come prossimo obiettivo un ambasciatore tedesco. Ma sulla strada si imbatte in Marianne Beausejor, la spia francese interpretata da Marion Cotillard. I due decidono di collaborare e nel frattempo finiscono anche per innamorarsi. L’amore viene consolidato con le promesse di matrimonio, ma un segreto della donna rischia di mandare tutto all’aria…
Commento al film
Al di là dell’essere più un film d’intrattenimento, Allied vanta la buona scrittura di Steven Knight (Locke), due bravi interpreti e una buona messa in immagine. Allied è un prodotto di raffinato gusto industriale come ce ne sono pochi, che fa di tutto per sfuggire all’etichetta di “film divistico”, e anche troppo.
Nel film ci sono infatti fin troppe citazioni cinematografiche (e non c’è solo Casablanca, c’è molto di più) per permettere al film di essere il prodotto innovativo e spontaneo che avrebbe potuto essere e che non è. Ciononostante, risulta comunque un buon film, anche se difficilmente verrà ricordato come un “film di Zemeckis”.