Allevatore uccide il proprio cane a Treviso
“Il cane è il migliore amico dell’uomo”. Quante volte abbiamo detto questa frase? troppe non badando al peso delle parole. Per i cani è così; loro ci amano nonostante i nostri repentini cambi d’umore e per loro siamo davvero i migliori. Sono nostri complici in tutto, ma alcuni, che si spacciano per “uomini”, non ricambiano l’amore che ci donano queste meravigliose creature e ne abbiamo purtroppo la prova. La scorsa notte, un allevatore trevigiano di 55 anni, ha sparato diversi colpi con un fucile a pompa svegliando tutto il vicinato. Quando i carabinieri, chiamati dalla nipote dell’uomo, arrivano sul luogo, davanti ai loro occhi si trovano una pozza di sangue che contorna il corpo di una cagnolina meticcia priva di vita e l’allevatore con ancora addosso la cintura di proiettili. Si è giustificato dicendo “ temevo che il cane potesse aggredire i vicini e i bambini”. Contro di lui è scattata immediatamente una denuncia per maltrattamenti e per avere utilizzato un’arma da fuoco in una zona abitata. L’uomo però è stato condannato a due mesi di reclusione per soli maltrattamenti, quando il pubblico ministero aveva chiesto 6 mesi di reclusione.
Una povera cagnolina che ha avuto solo la colpa di essersi fidata del suo padrone con tutto l’amore che aveva.
Chi è ora l’animale?