“Alfabeto illustrato”, l’ep d’esordio dei Ferraniacolor
In principio c’erano i Panoramics, ora ci sono i Ferraniacolor.
Marco Alfano (tastiere) e Luca Zarrilli (sassofono) dopo la passata ed illustre esperienza con la band napoletana dei Panoramics, in voga a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, ritornano sulle scene con un nuovo progetto dal sapore tipicamente indie – pop, ma, allo stesso tempo, incline a nuove e peculiari influenze sonore.
Da sempre, l’intento di Alfano e Zarrilli è quello di riuscire ad amalgamare tra loro la semplicità della canzone pop con la sperimentazione più inusuale, questo senza tralasciare divagazioni musicali che abbracciano le sonorità più disparate come jazz, bossa nova, minimalism, rock, lounge, psichedelia e ambient. Il tutto influenzato da ecclettiche espressioni artistiche che nel progetto Ferraniacolor trovano ampio respiro.
“Alfabeto illustrato” è la prima testimonianza di questa nuova avventura, un ep che prende forma grazie, soprattutto, alla presenza di Cristiano Lo Mele, rinomato chitarrista della band torinese i Perturbazione, alla produzione artistica. Pubblicato per la MaxSound Records, con distribuzione Believe, l’ep è stato registrato e mixato tra Torino, Napoli e le campagne molisane, dal producer partenopeo Max Carola.
Ruotando attorno alle figure di Alfano e Zarrilli, i Ferraniacolor si dimostrano, d’altra parte, un cantiere in costante evoluzione artistica, dalla line-up aperta, come dimostrano le stesse canzoni dell’ep affidate alle voci esperte d’illustri esponenti nella nostra scena musicale.
Quattro canzoni, quattro voci diverse. In apertura, affidata alla voce carismatica di Tommaso Cerasuolo, che con Lo Mele condivide, da sempre, l’esperienza nei Perturbazione, troviamo la title – track, singolare ballata che spazia tra influenze jazz, musica lounge e suggestioni ambient.
Gabriella Rinaldi (Zooming on the Zoo, VoxTwister, Panoramics, Innesto) è, invece, graziosa voce presente nel secondo brano “Unicorno di mare”, canzone dall’anima elettronica con sprazzi di psichedelia.
Energicamente più ritmata, tra influenze, ma dal sapore tipicamente pop, in “Lon Chaney Jr.” troviamo alla voce Eugenio Cesaro, carismatico frontman degli Eugenio in Via di Gioia.
A chiudere, tocca, invece, a Simona Boo (99 Posse e Orchestra di Piazza Vittorio) prestare la sua voce alla semplicità del pop macchiato di bossa nova del brano “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”.
Un disco raffinato e dai contenuti densi e multiformi, apprezzabile per l’intento di cavalcare più generi diversi tra loro.