Attualità

Aggressione omofoba a Bologna, presi gli aggressori

Stavo mangiando una pizza seduto su una panchina prima di andare da un amico. A un certo punto ho visto un’auto parcheggiata davanti a me e ho sentito qualcuno gridare: Ehi, sei frocio?“. È quanto raccontato dal ventenne inglese che domenica sera è stato vittima di un’aggressione omofoba in pieno centro a Bologna. “Allora sei frocio? Ma perché sei frocio? Vuoi cinquanta euro per salire in macchina?” hanno continuato i ragazzi che si trovavano nell’auto.

Tutto questo è avvenuto in piazzetta San Giuseppe, tra via Galliera e via Indipendenza. Il giovane, uno studente Erasmus proveniente dall’University College di Londra, ha deciso di alzarsi e di andare verso via Galliera. Era sul punto di chiamare l’amico da cui doveva recarsi quando è iniziato il pestaggio. Uno dei ragazzi lo ha spinto contro il muro ed è stato riempito di pugni e calci che gli hanno rotto il naso e procurato un trauma cranico. “Quando mi sono rialzato mi ha trattenuto per lo zaino, così me lo sono sfilato per scappare” ha raccontato.
Oltre alla violenza inaudita con cui è stato aggredito il giovane, al quale sono stati sottratti anche lo zaino e il cellulare che gli era caduto dalle mani, lascia stupiti l’indifferenza di quanti gli erano attorno.
Mi sarò avvicinato a sei o sette persone prima che una ragazza mi desse una mano” ha aggiunto il ragazzo che è stato poi portato dal suo amico al Sant’Orsola e in questura il giorno seguente per denunciare l’accaduto.
Al pestaggio è seguita la lunga nota del sindaco di Bologna, Virginio Merola, e di Susanna Zaccaria, assessore ai diritti Lgbt. Un atto di solidarietà da parte di tutta la città. “Al ragazzo inglese che ha subito un ignobile pestaggio nell’indifferenza generale va il nostro sostegno e l’abbraccio simbolico di tutta la città. Vogliamo pensare a lui non come ad una vittima ma come a un nostro concittadino che ha scelto Bologna per i suoi studi, testimoniando la tradizione di una città aperta e accogliente. È vero, nessuna città è immune dall’omofobia e dal razzismo. Anche da questo episodio è arrivata una conferma, aggravata dal comportamento di chi non ha voluto prestare aiuto a questo ragazzo. Per questo, per ribadire che Bologna non è questo, ci auguriamo che siano individuati al più presto gli autori e annunciamo che il Comune è pronto a costituirsi parte civile in un futuro processo che accerterà le responsabilità di questo fatto“.
Gli aggressori, due ragazzi moldavi di 22 e 24 anni, denunciati per rapina aggravata, sono stati presi questa mattina dagli agenti della squadra mobile di Bologna, grazie all’analisi delle telecamere della zona e alla targa dell’auto (un’Audi 6) utilizzata domenica sera.

Tag
Back to top button
Close
Close