Acconto IMU 2020. Pagamento rinviato al 30 settembre?
I comuni potranno decidere sul rinvio dell'acconto per famiglie e attività colpite dalla crisi
Toccherà ai comuni decidere sul rinvio del pagamento dell’acconto IMU 2020. La data scelta per il rinvio potrebbe essere il 30 settembre 2020.
L’Ifel ha diramato le linee guida per la proroga che non comporterà sanzioni né interessi, i destinatari saranno i nuclei famigliari e le attività danneggiate dall’esplosione del coronavirus.
Proroga IMU 2020
I comuni potranno decidere il rinvio secondo le indicazioni fornite dall’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale. La data scelta è quella del 30 settembre e la proroga non comporterà nessuna sanzione, ma a beneficiarne saranno soltanto coloro che hanno subito danni di natura economica dovuti alla crisi sanitaria. Nel Decreto Rilancio sono state adottate misure per lo slittamento delle scadenze fiscali di marzo, aprile e maggio al 16 settembre per far rifiatare le famiglie e le imprese italiane duramente colpite dall’emergenza covid-19. Discorso diverso per l’IMU il cui appuntamento per il pagamento scade il 16 giugno in contemporanea ad altri appuntamenti fiscali come i saldi del primo acconto Ires e dell’Irpef. Per questo l’Ifel ha diramato una nota che fornisce ai comuni gli strumenti per valutare e decidere il rinvio del pagamento dell’acconto IMU in completa autonomia al 30 settembre.
Chi beneficerà della proroga IMU
Il rinvio come detto sarà deciso in maniera autonoma dai comuni. La proroga è rivolta alle famiglie e alle imprese che hanno subito danni economici durante i mesi dell’emergenza dovuta al coronavirus. Per usufruire del rinvio bisogna comunicare al Comune di aver subito perdite economiche. L’acconto potrà essere così spalmato in un arco temporale più lungo per garantire il dilaziona mento del pagamento e l’impatto sui portafogli. Non potranno beneficiarne però tutti i contribuenti che saranno chiamati a versare l’acconto IMU entro il 16 giungo. Bisogna salvaguardare al tempo stesso anche le casse municipali e continuare a garantire il bilancio e i conti dei comuni, peraltro già colpiti dalla cancellazione della rata di giugno dell’IMU per il settore del turismo.