Accadde Oggi 4 aprile: nasce Francesco De Gregori
Il cantautore italiano Francesco De Gregori compie 66 anni; dedichiamo a lui il nostro “Accadde Oggi”, ripercorrendo la sua vita e le sue canzoni più belle.
Francesco De Gregori: la vita e la carriera
“Il Principe” – soprannominato così dall’amico e collega Lucio Dalla – nasce a Roma il 4 aprile 1951. Dopo un inizio con la Folkstudio, si esibisce in compagnia di Antonello Venditti, Giorgio Lo Cascio e Mimmo Locasciulli. Dalle canzoni tradotte di Leonard Cohen e Bob Dylan, nel 1973 esce il suo primo album da solista “Alice non lo sa” e nel 1975 pubblica “Rimmel”, il disco che gli permette di farsi conoscere al pubblico italiano.
Nel 1976 pubblica “Bufalo Bill” , nel ’78 ci regala una delle sue canzoni più belle, “Generale”, l’album in compagnia di Lucio Dalla, “Ma come fanno i marinai”– lo stesso anno si sposa con Alessandra Gobbi – e “Titanic” nel 1982, ai quali seguiranno “Mira Mare 19.4.89” e “Canzoni d’Amore”. Nel 1996 esce “Prendere e Lasciare”, poi accantona la chitarra per riprenderla nel 2001 con l’album “Amore nel pomeriggio” al quale segue un lungo tour che lo vede protagonista nei teatri e locali italiani.
Nel 2005 pubblica una serie di inediti nell’album “Pezzi” e dopo soltanto undici mesi esce “Calypsos”, con altrettanti brani inediti. Nel 2010 fa un salto nel passato riprendendo il meglio, prima fra tutti una nuova collaborazione con Lucio Dalla, da “Banana Republic” a “Work in Progress”; due anni dopo, oltre all’uscita dell’album “Sulla Strada”, inizia la sua partecipazione ai programmi radiofonici. Nel 2015 esce “Vivavoce”, anticipato dal brano “Alice”, interpretato da De Gregori e Ligabue, e dopo l’album “De Gregori canta Bob Dylan”, il Principe si dedica a diverse collaborazioni con artisti italiani e alla partecipazione in diversi programmi ed eventi.
De Gregori: le sue migliori canzoni
Quando iniziò la sua carriera Francesco De Gregori venne definito come un cantautore diverso nel suo genere e gli vennero attribuiti aggettivi quali infantile, dolce, leggero, surreale. Trovare la giusta qualità da potergli addossare non è affatto semplice: possiamo parlare di lui come di un uomo chiaro e diretto per la sua capacità di arrivare alle persone emozionandole, oppure di un cantante sincero che racconta la vita momento per momento senza imbambolare troppo con i discorsi. Qualunque tecnica possa aver scelto, di sicuro è stata quella vincente e lo capiamo in brani come “Generale” o “La donna cannone”, “Alice” o “Pablo”; brani pieni di concretezza con emozioni raccontate attraverso parole sfiorate.
Quando si parla di un artista come lui, non possiamo pensare a una classifica delle sue canzoni più belle, ma, in compenso, possiamo citare quelle che ci emozionano. Il brano che preferiamo non ha una storia vera e propria, in realtà ne contiene diverse raccontate qua e là: il mondo procede tranquillamente con le storie di sempre, chi guarda dalla finestra, chi si guarda alla specchio, uno sposo che non è convinto di fare il grande passo. Nessuno sa cosa succede ma il mondo continua “a girare senza fretta” e la canzone inizia più o meno così:
Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole…