Accadde Oggi 3 marzo: la Festa delle Bambole
Il nostro Accadde Oggi, è dedicato a una tradizione orientale, Giappone precisamente, dedicata alle bambine: la Festa delle Bambole o Hinamatsuri.
Festa delle Bambole: le origini
Tutto ebbe origine nel VII secolo nel periodo Heian (epoca culturalmente ricca) quando si credeva che una bambola, potesse trattenere dentro di sé, spiriti maligni e malattie. Da che mondo è mondo, la bambola è sempre stata oggetto ludico ma anche oscuro e a tratti spaventoso: viene infatti scelto spesso, per rappresentare nei film horror e non, una scena di paura o inquietudine; esempio più tipico, La Bambola assassina.
Secondo l’antica tradizione giapponese, delle bambole di paglia venivano posate in un fiume con lo scopo di portare via tutte le malattie ed eventuali cattivi auguri. Molto spesso accadeva che le bambole finissero nella rete dei pescatori, che una volta prese le bruciavano.
Il rito che continua ancora oggi, è un po’ più complesso: le bambole vengono disposte su una scalinata di sette gradini coperta da un telo rosso e in ogni gradino, vengono collocate delle bambole raffiguranti differenti personaggi: nel primo gradino, l’imperatore e l’imperatrice con aggiunta di accessori (paravento, lanterne); nel secondo, tre dame e un dolce tipico; nel terzo, cinque musicisti; nel quarto, due ministri (il giovane a destra e l’anziano a sinistra); nel quinto, tre samurai che proteggono l’imperatore e l’imperatrice; nel sesto, gli oggetti che la corte usa nel palazzo e nel settimo, gli oggetti usati all’esterno. I prezzi delle bambole hanno un costo elevato, vengono acquistate di anno in anno e non è consentito giocarci; le più preziose sono: le Odairisama (imperatore e imperatrice).
Per l’occasione le bambine, indossano dei kimono tradizionali e ricevono in dono dei regali dai genitori e parenti, con i quali si recheranno al tempio per le preghiere.
Tradizione culinaria
Ogni festa che si rispetti, ha una tradizione legata al cibo: in questa giornata si beve l’amazake (un analcolico sakè) accompagnato dagli arare (salatini di riso); il dolcetto invece si chiama hishimochi ed è composto da tre stati: il verde indica la terra, il bianco la neve e il rosa, i fiori di pesco.
I fiori di pesco, che vengono utilizzati in onore della primavera che sta per iniziare, trovano riferimento anche in uno dei nomi con i quali la festa è chiamata: momo no sekku, che significa appunto fiori di pesco.