Musica

Accadde Oggi 24 marzo: esce l’album “The Dark Side of the Moon”

L’articolo di Accadde Oggi lo dedichiamo alla musica dei Pink Floyd, ma non in generale bensì nel particolare: il 24 marzo 1973 uscì uno degli album più venduti di sempre, The Dark Side of the Moon.

Un pezzo di storia

Quando uscì l’album The Dark Side of the Moon, era il lontano 1973 e quando ciò avvenne, la critica, il gruppo e gli stessi Pink Floyd, sapevano che sarebbero entrati nella storia. Il disco contiene 10 tracce:
Speak to Me
Breathe
On the Run
Time
The Great Gig in the Sky
Money
Us and Them
Any Colour You Like
Brain Damage
Eclipse

La registrazione dell’album avvenne in modalità all’avanguardia, con strumentazioni moderne, includendo nastri magnetici e loop, sintetizzatori analogici e cosa più nota a tutti, momenti di filosofia parlata. Che cosa volevano raccontare con questo album? Nei momenti filosofeggianti come poco prima accennato, lo scopo del gruppo (Roger Waters, David Gilmour, Richard Wright e Nick Mason) era quello di scaturire la rabbia della gente, volevano incidere su disco il loro stile di vita, volevano suonare i problemi di Syd Barret, il fondatore della band che abbandonò gli amici a causa dei suoi problemi mentali: gli stessi che lo condussero all’isolamento.

Il lato oscuro della luna

Questo è il significato, o per meglio dire la traduzione dell’album; ma in realtà dietro c’è ben altro. Se c’è una cosa che non possiamo controllare o cercare soltanto di capire, quella è la nostra mente; tutti abbiamo un lato oscuro, anche coloro che pensano di potersi conoscere fino in fondo. L’album è legato da un sottile filo di pazzia che man mano diventa rabbia per il tempo che passa, una vita fatta di lavoro, un’esistenza che ha paura della morte. Temi ricorrenti in tutto l’album, riscontrabili anche nella musica (perché la musica parla e saperla ascoltare con il corpo è una grande cosa) e anche nella copertina dell’album: un raggio di luce (la vita) inonda il prisma (l’uomo) illuminandone i bordi…donandogli la realtà.

All’asta la consolle che registrò l’album

Il 27 marzo verrà messa all’asta la consolle degli Abbey Road Studios, utilizzata per registrare l’album dei Pink Floyd. Un pezzo di storia della musica, che ha avuto l’onore di registrare le voci di grandi artisti: Paul McCartney, George Harrison, Ringo Starr, Kate Bush, The cure e ovviamente, i Pink Floyd.

The Dark Side oh the Moon: gli effetti

Si potrebbe definire una genialata, un album fuori da ogni tipo di schema, un disco che non stanca mai, che va ascoltato per sentirsi bene e per rendersi conto che la musica ci fa stare bene. Dentro alle canzoni, come spesso accade, la gente cerca di trovarci quello che meglio crede, senza pensare al fatto che un significato possa essere giusto o sbagliato, o che l’interpretazione che uno cerca di dargli, sia conforme a quella della critica. Personalmente abbiamo sentito quella rabbia che i Pink Floyd volevano farci provare, ma abbiamo sentito anche la paura che si trasformava in tristezza e terminava con una lacrima. Una canzone piace quando emoziona, quando le note le senti nello stomaco e inizi ad avvertire dolore: la musica per riascoltarla fino allo sfinimento, deve fare male. Dentro a quel malessere forse, qualcuno ci ha sentito anche il famoso abbandono di Barret e mentre la critica definì il brano “Money” , come il migliore dell’album, noi azzardiamo con “Time”…

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Isabella Bellitto

"Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso" (Albert Einstein). Ha studiato Festival Manager presso la Giffoni Academy. Appassionata di libri, cinema, arte e musica. Sognatrice ma realista, scrive per la sua sete di curiosità.
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