Accadde oggi 1 marzo: nasce Ron Howard
Accadde Oggi fa un tuffo nel passato, dedicando questa giornata al compleanno di Ron Howard, uno dei protagonisti della serie Happy Days, ambientata negli anni ’60 e che ha fatto la storia della televisione.
Ron Howard: la vita e la carriera
Ron iniziò la carriera di attore all’età di cinque anni, recitando in una puntata nella serie Ai confini della realtà e nel 1963 interpretò la parte di un bambino nel film Una fidanzata per papà. Dieci anni dopo, vestì i panni di Steve Bolander nel film rappresentativo degli anni ’50 e ’60, American Graffiti; personaggio adolescenziale che lo avvicinò al suo prossimo ruolo-quello che poi lo rese famoso-Richie Cunningham della serie Happy Days, che lo vide impegnato diversi anni. Nel 1976 recitò nel film Il pistolero, l’ultimo al quale prese parte in qualità di attore; dal 1977 infatti, si dedicò alla regia esordendo con Attenti a quella pazza Rolls Royce. Il primo film di successo fu Turno di notte, al quale seguirono: Splash-Una sirena a Manhattan, Apollo 13 e il premio Oscar come miglior regista A Beautiful Mind, interpretato da Russell Crowe. Tra il 2005 e il 2009 ha diretto film famosi in tutto il mondo: Il codice da Vinci, Angeli e demoni e Inferno. Gli ultimi due film ai quali si dedicò furono: Rush (la storia della rivalità tra Niki Lauda e James Hunt) e Heart of the Sea-Le origini di Moby Dick.
Ron Howard Vs Richie Cunningham: Happy Days
La famosa serie televisiva Happy Days, che venne mandata in onda 10 anni (1974-1984), fu creata da Garry Marshall con l’intento di mostrare la vita dei giovani tra gli anni cinquanta e sessanta. Nella serie, Ron Howard interpretava Richie, il figlio di Howard e Marion Cunningham, uno studente alle prese con l’amore, l’amicizia e la cultura dell’epoca. Protagonista la borghese famiglia Cunningham, ma anche il gruppo di amici di Ron, composto da Ralph, Warren e il personaggio più amato e ricordato, Fonzie, che passano la maggior parte del loro tempo al locale “Arnold’s”. Uno spaccato, se così si può dire, di vita americana che dava spazio all’immaginazione (quella del telespettatore), all’allegria ma anche alla storia: viene spesso citata la guerra in Vietnam, soprattutto nella settima puntata quando scenicamente Richie partirà per prenderne parte mentre realmente Ron, lascerà il set per occuparsi della carriera da regista.
Che cosa ricordiamo più di tutto in Happy Days?