1917: la storia vera che ha ispirato il film di Sam Mendes
Il film prende ispirazione dai racconti del caporale Alfred H Mendes, nonno del regista
1917 è il nuovo film di Sam Mendes uscito nelle sale il 23 gennaio 2020 dopo Skyfall 007 e Spectre. Il regista ha voluto dedicare il film a suo nonno il caporale Alfred H. Mendes, il cui compito era quello di consegnare dispacci tra i vari settori dell’esercito inglese durante la prima guerra mondiale.
Il film ha ottenuto 10 candidature all’Oscar, ha vinto due Golden Globes e risultato primo in classifica al box office. Lo spettatore vive un’esperienza travolgente, una totale immersione nei territori di guerra piena di eventi drammatici e brutali.
1917 la vera storia dell’operazione Alberich
All’inizio del 1917 le truppe britanniche e tedesche erano impegnate nella guerra di trincea, un metodo di combattimento logorante e disumano. Consisteva in una guerra di posizione in cui due schieramenti opposti si riparavano all’interno di corridoi interrati difesi dall’artiglieria pesante e dal filo spinato. I soldati combattevano corpo a corpo e con l’uso delle mitragliatrici.
Alfred Mendes durante la vera guerra racconta che si offrì volontario per prendere parte a una missione molto pericolosa, simile a quella di cui parla il film. Il 12 ottobre 1917, a centinaia di soldati britannici fu ordinato di reclamare il villaggio belga di Poelcappelle, che era stato occupato dai tedeschi. L’attacco avvenne durante la pioggia battente, persero la vita 158 uomini a fronte dei 484 del battaglione di Alfred. Quando l’ufficiale comandante fece una richiesta aperta di un corridore per localizzare le posizioni degli uomini scomparsi e riferirle, Alfred si offrì volontario e andò sul posto, riuscendo a salvare diversi sopravvissuti.
La trama
Il film vede protagonisti George MacKay e Dean-Charles Chapman, affiancati da un cast corale che comprende Mark Strong, Andrew Scott, Richard Madden, Colin Firth e Benedict Cumberbatch.
Il 6 aprile del 1917 durante la prima guerra mondiale l’esercito britannico infligge l’ennesima sconfitta ai tedeschi che decidono di ritirarsi lungo la linea Hindenburg nel nordovest della Francia. Il Generale Erinmore, a capo di una linea di trincee britanniche in cui i collegamenti telefonici sono saltati, incarica i due giovani lance caporal Tom Blake e William Schofield di consegnare una lettera che avverte dell’imminente attacco al colonnello Mackenzie, capo del 2º Battaglione del Devonshire Regiment, composto da più di 1.600 uomini, tra i quali il fratello di Tom, Joseph Blake.
Giunti nella terra di nessuno ovvero tra due trincee nemiche e rimasti quasi uccisi dal crollo di un bunker sotterraneo i due giovani soldati arrivano a una fattoria dove assistono allo schianto di un’aereo tedesco. Blake e Schofield estraggono il pilota dall’aeromobile in fiamme per trarlo in salvo, l’uomo pugnala Blake, per poi essere colpito a morte da Schofield, che assiste impotente alla morte dell’amico fra le sue braccia, giurandogli di portare a termine la missione e scrivere alla madre. Poco dopo, il ragazzo si unisce ad un’altra unità militare britannica, anch’essa diretta al fronte. Alla fine il caporale Will riuscirà dopo molte peripezie a consegnare il messaggio al colonnello Mackanzie e incontrare il fratello di Blake ovvero Joseph.